Durante la conferenza stampa di ieri gli esperti avevano erroneamente detto che il pass non sarebbe stato prolungato.
La Confederazione consiglia la vaccinazione di richiamo a tutti gli over 65.
BERNA - Il certificato Covid sarà prolungato di un anno con la somministrazione della terza dose di vaccino. Lo ha fatto sapere oggi l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) dopo che ieri, durante l'abituale conferenza stampa settimanale degli esperti, era stato erroneamente comunicato che la durata del documento non sarebbe stata estesa.
Stesso schema - Come noto, il certificato vale per dodici mesi dopo il secondo vaccino. Lo stesso avverrà anche per chi si farà inoculare l'ulteriore dose di richiamo, che allungherà dunque di un anno la validità del pass sanitario, ha detto un portavoce dell'UFSP.
Confusione - L'UFSP ha così fatto definitivamente chiarezza dopo le informazioni contraddittorie fornite ieri, giornata in cui Swissmedic ha dato il via libera alla terza dose per le persone a rischio o con un sistema immunitario indebolito.
Errore di Patrick Mathys - Nel corso dell'appuntamento pomeridiano con i media in cui i funzionari della Confederazione aggiornano la situazione epidemiologica, il capo della sezione Gestione delle crisi e collaborazione internazionale dell'UFSP Patrick Mathys aveva dichiarato che la validità del documento non sarebbe stata prolungata. Un'affermazione poi smentita e corretta in serata dal presidente della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) Christoph Berger.
Protezione al centro - Intervenuto nel programma "10vor10" della televisione svizzerotedesca SRF, Berger ha comunque precisato che la somministrazione del cosiddetto booster non ha quale obiettivo l'estensione del certificato. «Vogliamo dare il richiamo alle persone che non sono più protette al massimo», ha evidenziato il numero uno della CFV.
Consigliato per gli over 65 - L'ok alla terza dose giunto ieri dall'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici Swissmedic vale per i preparati di Moderna e Pfizer/BioNTech. La Confederazione raccomanda in generale a tutte le persone sopra i 65 anni di sottoporsi a questa vaccinazione di richiamo, al più presto sei mesi dopo la seconda dose.