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SVIZZERAFallita l'iniziativa sulla Microimposta sui pagamenti senza contanti

09.11.21 - 17:58
I promotori non hanno depositato alla Cancelleria le centomila firme necessarie entro il termine stabilito.
Keystone
Fonte ats
Fallita l'iniziativa sulla Microimposta sui pagamenti senza contanti
I promotori non hanno depositato alla Cancelleria le centomila firme necessarie entro il termine stabilito.
L'iniziativa, che voleva introdurre una tassa federale del cinque per mille su ogni addebito o accredito fatto senza contanti, era sostenuta anche da Franco Cavalli e Dick Marty.

BERNA - L’iniziativa popolare "Microimposta sul traffico scritturale dei pagamenti" non è riuscita. È quanto si evince dal Foglio federale secondo cui il termine del 5 novembre è scaduto senza che le centomila firme previste per legge siano state depositate alla Cancelleria.

L'iniziativa voleva introdurre una tassa federale del cinque per mille al massimo su ogni addebito e accredito di operazioni di pagamento senza contanti. In cambio sarebbero state ridotte l'IVA, l'imposta federale diretta e la tassa di bollo che, per finire, sarebbero abolite del tutto. Il ricavato della microimposta sarebbe stato utilizzato per finanziare la Confederazione e compensare i Cantoni.

Con l'introduzione di questa misura i promotori, guidati dall'ex vicecancelliere della Confederazione Oswald Sigg, si aspettavano un fatturato annuo di 100 miliardi di franchi. La loro attenzione era rivolta soprattutto alle transazioni ad alta frequenza (high-frequency trading) e ai derivati finanziari complessi, che rappresentano circa il 50% del traffico dei pagamenti. L'obiettivo? Ridurre l'onere per i contribuenti e semplificare il sistema fiscale.

Oltre a Sigg, il comitato d'iniziativa comprende Marc Chesney, professore di economia finanziaria all'università di Zurigo, l'ex consigliere nazionale Franco Cavalli (PS/TI), l'ex consigliere agli Stati Dick Marty (PLR/TI) e gli ex banchieri Felix Bolliger e Jacob Zgraggen.

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COMMENTI
 

volabas56 3 anni fa su tio
Iniziativa fatta da qualche "borsone" sulla pelle dei soliti tartassati...cioè noi.

Wunder-Baum 3 anni fa su tio
ma stavano scherzando ? Spero !

seo56 3 anni fa su tio
Per fortuna… iniziativa becera.

Don Quijote 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
Dipende da quale sponda guardi la cosa, se hai movimenti di diversi milioni sono d'accordo, direi che al 5% della popolazione che possiede il 95% della ricchezza va bene così. Ai lavoratori e a tutti gli imprenditori di PMI (circa l'80% dell'economia) era meglio far pagare i ricchi, ma si sa, per fare un ricco ci vogliono migliaia di poveri tonti!

Geni986 3 anni fa su tio
Risposta a Don Quijote
Grazie! Almén quaidün che l'ha capii...

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a Don Quijote
Questa iniziativa prevedeva varie criticità. In primo luogo per tassare un movimento di denaro bisogna tracciarlo, cosa che a me personalmente non piace molto. Inoltre si andrebbe a tassare il già tassato. Mi spiego, pago la spesa con la carta, mi tocca pagare iva + micro tassa, il ché non è il massimo. Ulteriore esempio, sposto 1000 franchi dal conto stipendio al conto risparmio, pago 5 franchi di tassa, in un momento di bisogno prendo quei 1000 franchi e li riporto nel conto stipendio per poterli utilizzare, ne risulta che per spostare gli stessi 1000 franchi da due conti di mia proprietà mi ritrovo a pagare 10 franchi. È come se pagassi una tassa per prender soldi dalla cassa forte in cantina e metterli nel borsino, cosa a mio dire insensata ed assurda. Ovviamente l'effetto contro il famoso 5% della popolazione sarebbe nullo, però sarebbe potuto essere un altra lima che gratta via soldi dal nostro conto in banca.
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