Nel 2020 il 53% dei maturandi hanno iniziato una scuola universitaria, nel 2019 rappresentavano solo il 45%.
Nel nostro cantone l'aumento è del 7%.
BERNA - L'anno scorso la pandemia di Coronavirus ha facilitato la scelta di una scuola universitaria, fatto che ha portato a un numero record di iscrizioni. Meno rilevante l'impatto sulla formazione professionale di base. È quanto emerge dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Nel 2020, la quota di giovani che dopo la maturità liceale ha iniziato direttamente una scuola universitaria è nettamente aumentata, passando dal 45% riscontrato prima della pandemia al 53% nel 2020, si legge in un comunicato dell'UST. In altre parole, circa 1'500 giovani che normalmente avrebbero aspettato il 2021 per iniziare gli studi, l'hanno fatto direttamente nel 2020.
I cambiamenti più importanti rispetto a questa transizione sono stati osservati nei Cantoni della Svizzera tedesca, dove spesso l'aumento supera i 10 punti percentuali. Un po' più moderato l'impatto in Ticino (+7 punti) e in Romandia (+5).
Al contrario dei liceali, non si riscontrano variazioni significative nella transizione dopo la maturità professionale o quella specializzata. La crisi non ha poi praticamente avuto alcun effetto sulla transizione verso la formazione professionale di base: il 46% dei giovani nel 2020 ha iniziato direttamente una formazione che prepara a un attestato federale di capacità (AFC) o a un certificato di formazione pratica (CFP), ovvero un valore simile a quello osservato per gli anni precedenti.