Dopo il sì alla Legge Covid, Daniel Trappitsch non intende versare altri contributi.
Nel frattempo sono in molti i Corona-scettici a seguire la sua linea di pensiero.
BERNA - No al vaccino anti-Covid? Sì, ma non solo. L’attivista Daniel Trappitsch è forse il più noto no vax svizzero, contrario a ogni tipologia di vaccinazione e autore di diversi libri sul tema. E ora, riporta oggi il domenicale SonntagsZeitung, vuole completamente distanziarsi dallo Stato, non pagando più tasse, né premi dell’assicurazione sanitaria.
Bollette nel cestino - Secondo il bollettino ufficiale del Canton San Gallo, suo cantone di residenza, Trappitsch ha infatti rifiutato di onorare due ordini di pagamento per oltre 690 franchi più interessi. E questo, nonostante l’intervento della Polizia. Trappitsch, dal canto suo, ha confermato che «per motivi politici» non sborserà più un soldo per i contributi.
La scissione - Ma sono molti i Corona-scettici che, dopo la recente approvazione della Legge Covid, stanno seguendo il suo esempio. Secondo quanto si legge sul canale Telegram Allesindwelcome, che conta oltre 25mila membri, c'è infatti chi progetta l'istituzione di un'assicurazione sanitaria separata e di propri ospedali. Gli oppositori delle misure vogliono così creare una loro società parallela, ed esortano all’allontanamento da partiti, associazioni e chiese entro la fine di quest’anno. Tutti gli abbonamenti dovrebbero essere cancellati, e le assicurazioni ridotte all’osso.
«Alienazione delle istituzioni» -Questa tendenza alla scissione è stata osservata anche dal professore basilese Oliver Nachtwey. In uno studio da lui condotto ha chiesto a un totale di 1’100 Corona-ribelli provenienti da Svizzera e Germania quali fossero i loro obiettivi. Il risultato è coerente con le osservazioni fatte nelle ultime settimane: «Il movimento può essere caratterizzato principalmente da una profonda alienazione dalle istituzioni centrali della democrazia liberale», afferma Nachtwey.