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SVIZZERACasi in leggero calo, ma tensione crescente negli ospedali

14.12.21 - 14:21
Gli esperti fanno il punto sulla situazione epidemiologica attuale.
Keystone
Casi in leggero calo, ma tensione crescente negli ospedali
Gli esperti fanno il punto sulla situazione epidemiologica attuale.
E, riguardo alla vaccinazione per i bambini: «Non sono stati identificati effetti collaterali del vaccino in questa fascia di età».

BERNA - «L'evoluzione epidemiologica è ancora piuttosto incerta e per alcuni aspetti preoccupante». È con queste parole che Virginie Masserey, responsabile della Sezione malattie infettive dell'UFSP, apre l'odierna conferenza stampa a tema Covid-19. I casi sono in leggero calo, spiega, ma la situazione ospedaliera continua a peggiorare. L'incidenza attuale dei contagi mostra come i bambini tra i 6 e gli 11 anni siano attualmente la categoria di popolazione più colpita dal virus. Le differenze intercantonali rimangono comunque importanti e la Svizzera centrale e orientale si distingue ancora come zona calda della pandemia. 

Necessarie nuove restrizioni? - Per quanto riguarda le misure attualmente in vigore e quelle in consultazione, Masserey spiega che non è ancora chiaro se quelle attuali saranno sufficienti per allentare la tensione «Non è chiaro se le restrizioni attuali siano sufficienti per far fronte alla nuova variante Omicron», aggiunge Tanja Stadler, presidente della taskforce scientifica anti Covid-19. E prevede che, a causa della contagiosità di Omicron, che si prevede diventerà la variante più diffusa nel nostro Paese, gli ospedali si riempiranno rapidamente. 

Vaccinazione dai cinque anni - Per quanto riguarda i bambini, spiega il presidente della Commissione federale per le vaccinazioni Christoph Berger, il decorso della malattia in caso di infezione da Coronavirus è quasi sempre molto leggero. Si suppone inoltre che il 25% dei bambini siano già stati contagiati. Le ospedalizzazioni sono rare, così come lo è l'emergenza di una forte reazione infiammatoria (sindrome di Pims) che è stata osservata in circa 150 casi nel nostro Paese. La raccomandazione dell'UFSP e della Commissione federale per le vaccinazioni si indirizza in ogni caso soprattutto sui bambini che soffrono di malattie croniche e che sono a contatto con persone a rischio.

Effetti collaterali del vaccino tra i bambini - Per quanto riguarda i possibili effetti collaterali della vaccinazione, Berger specifica che nessuna controindicazione è stata identificata negli Stati Uniti, dove sono già stati vaccinati sei milioni di bambini. Anche la miocardite, che a volte si verifica negli adulti, non è mai stata documentata tra i più piccoli.

Supporto dell'Esercito e della protezione civile - I militari sono già sul campo per fornire supporto, annuncia dal canto suo Raynald Droz, capo di Stato maggiore del Comando Operazioni. Ulteriori membri dell'Esercito si stanno preparando per andare a dare una mano ai cantoni Giura, Friburgo, Vallese, Neuchâtel. 

È il momento delle domande dei media

Perché la Svizzera è così in ritardo con la vaccinazione infantile?
Intercorre un certo tempo prima che le dosi di vaccino possano essere consegnate, risponde Masserey. «Inoltre abbiamo dovuto attendere l'approvazione di Swissmedic».

Quanto sono importanti le conseguenze del ritardo nell'avviare la campagna di vaccinazione di richiamo? 
È vero che ci sono sempre più contagi tra chi ha ricevuto due dosi di vaccino, ammette la presidente della taskforce Stadler. «La protezione vaccinale non è mai completa, ma cala progressivamente. Per questo motivo il booster è ora estremamente importante»

La Signora Masserey ha definito l'attuale situazione come preoccupante, lo è allo stesso modo dello scorso anno?
Non è paragonabile perché con il vaccino abbiamo ora, proporzionalmente, molte meno ospedalizzazioni e decisamente meno decessi. Ma è preoccupante per quanto riguarda l'occupazione dei reparti di cure intense. 

Avendo raggiunto una certa stabilità, abbiamo realmente bisogno di misure più severe?
Il numero dei ricoveri potrebbe ancora aumentare notevolmente. Ecco perché bisogna puntare sulle vaccinazioni di richiamo. E il requisito della mascherina all'interno deve essere implementato in maniera più coerente. 

Perché la mascherina tra i bambini non è ancora obbligatoria?
Alcuni Cantoni (tra cui il Ticino nelle scuole dalla quarta elementare ndr.) hanno già introdotto questo requisito. Attualmente si sta discutendo una possibile implementazione a livello federale.

È necessario prolungare le vacanze natalizie? 
Questo equivarrebbe a una chiusura delle scuole. La domanda è: cosa si potrebbe ottenere da questo? Più tempo prima della vaccinazione per i bambini o più infezioni a casa? L'effetto non è facilmente prevedibile. Berger, dal canto suo, sottolinea che è importante per i ragazzi che le scuole rimangano aperte.

Presenti in conferenza stampa:  

Virginie Masserey, responsabile della Sezione malattie infettive in seno all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)

Christoph Flury, vicedirettore dell'Ufficio federale della protezione della popolazione

Raynald Droz, capo di Stato maggiore del Comando Operazioni

Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni (CFV)

Tanja Stadler, presidente della taskforce scientifica anti Covid-19

Martin Bühler, direttore dello Stato maggiore di condotta grigionese

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