I soldi raccolti serviranno ad aiutare bambini e giovani in difficoltà, in Svizzera e nel mondo.
BERNA - La Catena della solidarietà ha raccolto ieri oltre 4,2 milioni di franchi nel quadro della Giornata nazionale di solidarietà a favore dell'infanzia che soffre. I soldi serviranno a finanziare progetti per la protezione e per l'educazione dei bambini in Svizzera e all'estero.
L'azione, lanciata dal presidente della Confederazione Guy Parmelin sulle onde della radio svizzerotedesca SRF, ha chiuso una settimana all'insegna della solidarietà condotta in occasione del 75esimo anniversario dell'organizzazione. Secondo il sito web della Catena, le donazioni sono state chiuse alle 23.00 con un bottino finale di 4'212'494 franchi. La raccolta fondi è avvenuta nei centri di Lugano, Coira, Zurigo e Ginevra.
L'operazione, organizzata in collaborazione con la Società svizzera di radiotelevisione (SSR), era dedicata ai bambini e ai giovani in difficoltà in Svizzera e nel mondo, nel solco della tradizione iniziata con la prima colletta del 1946 per aiutare l'infanzia che pativa le conseguenze della Seconda guerra mondiale.
«La Svizzera è da sempre un Paese solidale. Ora la solidarietà è più importante che mai per garantire un futuro sicuro alle bambine e ai bambini nel nostro Paese e nel mondo. L'istruzione, in particolare, consente alle nuove generazioni di condurre una vita migliore e autodeterminata», ha dichiarato Parmelin nel suo discorso.
Con le donazioni raccolte, all'estero la Catena della solidarietà finanzia progetti delle sue 24 organizzazioni non governative partner volti a proteggere i minori da abusi, sfruttamenti, violenza o trascuratezza e a consentire loro di frequentare la scuola o una formazione professionale.
In Svizzera, sostiene progetti a favore di bambini vittime di violenza affinché trovino protezione e sostegno in strutture specializzate, e a favore di giovani che hanno bisogno di aiuto per colmare lacune formative, per reinserirsi nel mondo del lavoro e per trovare il loro posto nella società.