Da oggi anche i doppiamente vaccinati di "lunga data" dovranno subire alcune restrizioni, in attesa del booster.
Chi ha deciso solo di recente di sottoporsi alla vaccinazione, invece, gode di maggiori libertà. La politica: «Il certificato è obsoleto e va ripensato».
BERNA - Doppiamente vaccinati, ma nonostante questo ancora lontani da toccare con mano la normalità. La regola del 2G, entrata in vigore da oggi, obbliga infatti coloro che non hanno ancora effettuato la terza dose a utilizzare la mascherina per andare al ristorante o al cinema. Ma non solo. Perché per andare in piscina o in discoteca i doppiamente vaccinati dovranno comunque presentare un tampone negativo (2G plus). Una regola, questa, da cui saranno esentate le persone - attualmente il 16% dei vaccinati - che hanno già effettuato la terza dose o che sono state vaccinate o sono guarite negli ultimi quattro mesi. In pratica chi ha tergiversato nel vaccinarsi ora gode di maggiori "privilegi" rispetto a coloro che avevano deciso di vaccinarsi immediatamente.
«Schiaffo per i vaccinati» - Queste restrizioni per i doppiamente vaccinati "di lunga data" sono giudicate «troppo severe» da diversi politici. «Il 2G plus è uno schiaffo in faccia per le persone che si sono immediatamente vaccinate e in un certo senso rende il loro certificato senza valore», precisa il consigliere nazionale del PLR Marcel Dobler a 20 Minuten. Il politico sangallese punta il dito contro una vaccinazione che si è rivelata «meno efficace del previsto».E in effetti la Task Force nazionale conferma la diminuzione dell'efficacia con il passare del tempo. «La terza dose - precisano gli esperti - aumenta la protezione contro la delta fino al 95% e quella contro la Omicron dal 60 all'85%».
«Certificato obsoleto» - L'attuale certificato Covid-19 con validità di un anno per i guariti e i doppiamente vaccinati non è più attuale con le nuove misure messe in atto dal Consiglio federale. «È obsoleto», sottolinea Peter Metzinger, che negli scorsi mesi è stato il responsabile della campagna a favore della legge Covid-19. «Se la protezione vaccinale e il virus cambiano, anche il certificato deve essere adattato e aggiornato. Ed è una cosa che bisogna fare al più presto».
«Booster nuovo standard» - L'avvento di Omicron ha poi ulteriormente rimescolato le carte. E ha convinto il Consiglio federale a dare un'accelerata con le vaccinazioni di richiamo. Per il consigliere nazionale del PS Mustafa Atici (BS) il «booster dovrebbe diventare il nuovo standard per il certificato Covid-19».
«Il 2G plus va abolito» - La politica, da questo punto di vista, chiede ai Cantoni un'accelerazione nella somministrazione della terza dose. «Bisogna essere più rapidi possibili», precisa ancora Dobler che però si dice contrario alla sostituzione della doppia vaccinazione con la tripla. «Il 2G plus va abolito», conclude il consigliere nazionale liberale radicale.