Le posizioni aperte nel nostro Paese sono attualmente 235'185.
Pochi lavoratori disponibili soprattutto nelle industrie che hanno sofferto gravemente delle misure anti-Covid.
ZURIGO - In cerca di lavoro? La scelta in Svizzera è tra 235’185 posti vacanti. Un record assoluto per il nostro Paese, secondo l’analisi di x28, società di analisi specializzata nel mercato del lavoro.
Al momento si registra un numero particolarmente elevato di posizioni scoperte nei settori che hanno gravemente risentito delle misure anti-pandemiche. Nella ristorazione e nel settore alberghiero ci sono, ad esempio, 10’150 posti di lavoro aperti. Si tratta di ben 484 posti di lavoro in più rispetto a dicembre 2020. Nel settore del turismo si contano invece, attualmente, 849 offerte di lavoro, il 133% in più rispetto allo scorso anno. Allora ce n'erano solo 365.
Se si guarda invece alle singole professioni, anziché ai settori, gli infermieri hanno la scelta più ampia in assoluto: a metà dicembre, erano pubblicate 6’395 offerte di lavoro. Rispetto al 2020 si parla però di 347 posti in meno.
Le qualifiche più ricercate includono poi gli elettricisti di montaggio, con 5’047 posti vacanti, gli sviluppatori di software, con 4’332, e i consulenti di vendita, con 3’346.
Un fenomeno, questo, da ricondurre alla pandemia. Durante i lockdown e il lavoro ridotto molti dipendenti avrebbero infatti avuto più tempo per riflettere e riconsiderare la loro situazione professionale. «Soprattutto in settori come la ristorazione, durante le chiusure molti si sono riorientati», afferma Carole Kläy, capoprogetto di x28. A giocare un suo ruolo sarebbe stata poi anche la diminuzione di lavoratori stranieri che accorrono in Svizzera.
Secondo Marco Salvi, economista di Avenir Suisse, l’attuale trend rappresenta un'opportunità per il personale. «Ora i dipendenti hanno buone possibilità di un aumento salariale», afferma.
È inoltre probabile che la carenza di manodopera continui, commenta infine Simon Wey, capo-economista dell’Associazione svizzera dei datori di lavoro. «In molti settori mancano persone qualificate, e questa carenza non farà che peggiorare». Le cause sarebbero l'invecchiamento della società, l'immigrazione immutata e la forte crescita di posti di lavoro nell'economia svizzera.