Gli esperti della Confederazione hanno fatto il punto della situazione sulla pandemia in Svizzera.
Il 2021 si sta chiudendo in modo simile al 2020. L'auspicio di Patrick Mathys, Tanja Stadler e Rudolf Hauri è che il 2022 sia differente. Ma per far sì che accada occorre arginare la variante Omicron.
BERNA - La variante Omicron continua a preoccupare. Nelle ultime settimane si è infatti assistito a una crescita esponenziale del numero di contagi in Svizzera, ma anche in Ticino, al punto che le autorità hanno dovuto correre ai ripari introducendo alcune restrizioni. Anche gli appelli a ridurre i contatti, mantenere le distanze e indossare la mascherina - da ultimo quello di stamattina del Governo grigionese - si sono moltiplicati.
Appelli sottoscritti anche dagli esperti della Confederazione, che questo pomeriggio hanno preso la parola nell'ormai tradizionale appuntamento con la stampa. L'ultimo del 2021. Una forte crescita del numero di casi potrebbe infatti avere ripercussioni sul sistema sanitario, ma anche sulle infrastrutture del Paese.
Omicron si diffonde velocemente - Omicron si diffonde infatti in modo estremamente più rapido della variante Delta: «Il 55% di tutti i casi è attualmente dovuto alla variante», ha illustrato Mathys. Inoltre ci si infetta più velocemente, spesso dopo soli tre giorni.
In Ticino è ormai ovunque - Mathys ha poi indicato come il Ticino funga ancora una volta da "cartina al tornasole": la gran parte di tutti i nuovi casi è dovuta a Omicron. Se per diverse settimane il nostro Cantone aveva conosciuto un basso livello di contagi, ora non è più così: «La ripresa è stata rapida ed è chiaramente dovuta a Omicron». E se sul fronte dei ricoveri, a livello nazionale, sembra esserci una stabilizzazione, nei reparti di terapia intensiva, invece, continua ad aumentare l'occupazione da parte dei pazienti Covid. Al momento ci sono 336 pazienti.
«Qualcosa di mai visto prima» - Dopo Mathys ha preso la parola Tanja Stadler, presidente della task force nazionale Covid-19. Ha spiegato che la variante Omicron si è diffusa in tutto il paese in sole cinque settimane. Qualcosa di «mai visto prima». «Omicron rappresenterà praticamente il 100% delle infezioni nelle prossime settimane». La task force ha elaborato diversi scenari su come potrebbero andare le cose. Nel caso più estremo, con un valore R di 0,9 per Delta e 2 per Omicron, il numero di casi giornalieri potrebbe aumentare a oltre 25'000.
La popolazione faccia la sua parte - Il presidente dei medici cantonali Rudolf Hauri ha dal canto suo ricordato che la popolazione può prendere da sola ulteriori precauzioni durante i contatti ravvicinati (che vanno comunque nel limite del possibile evitati. Ad esempio indossando le mascherine FFP2.
Isolamento più breve? - Nel corso delle domande rivolte dai giornalisti, i presenti hanno sottolineato come ci sarebbe bisogno di un decreto federale per poter accorciare il periodo di isolamento o di quarantena, come avvenuto ad esempio negli USA. «Sono in corso discussioni in merito», ha detto Rudolf Hauri, lasciando immaginare che potrebbero effettivamente esserci dei cambiamenti in questo senso: «Non vogliamo prescrivere un periodo di isolamento inutilmente lungo se questo non è necessario». Tanja Stadler ha aggiunto che non è ancora scientificamente chiaro se Omicron di per sé consenta un periodo di isolamento più breve.
«I consiglieri federali non sono in vacanza» - Una giornalista ha invece chiesto se non sia ora che il Consiglio federale prenda nuove decisioni. Il moderatore della conferenza stampa ha rispedito al mittente la domanda: «Il Consiglio federale non è in vacanza, semplicemente non ha in programma una seduta ordinaria. I consiglieri federali vengono informati della situazione e, se necessario, possono fissare una riunione straordinaria. La conferenza stampa di oggi è prevista per questioni scientifiche ed epidemiologiche, ma non politiche», ha troncato.
Omicron malgrado tre dosi - Gli esperti hanno inoltre confermato che è possibile essere infettati da Omicron nonostante tre dosi di vaccino somministrate. Patrick Mathys ha affermato che, dall'inizio della campagna di richiamo, una quarantina di persone che sono state vaccinate tre volte hanno dovuto essere ricoverate in ospedale.
La pericolosità di Omicron - Tanja Stadler è tornata sulla potenziale gravità della variante Omicron e l'ha schematizzata come segue: prima c'era il virus "originale", all'inizio del 2020. Poi la variante Alpha, che era del 50% più pericolosa. Quindi Delta, ancora del 50% più pericolosa. «Omicron, secondo i primi dati, si trova da qualche parte tra il virus originale e Delta», ha detto. Cioè, si prevede che le infezioni da Omicron causino in proporzione più ricoveri rispetto al virus originale, il che non è una notizia particolarmente buona.
Proteggersi a Capodanno - In conclusione, essendo l'ultima conferenza stampa degli esperti per questo 2021, Patrick Mathys, Tanja Stadler e Rudolf Hauri hanno raccomandato all'unanimità di attenersi anche in futuro alle misure «che ormai tutti conoscono». In particolare in vista di Capodanno, dove gli incontri fra le persone di fanno più numerosi: «Si può festeggiare, ma occorre limitare il numero di persone da incontrare, mantenere le distanze e areare i locali».
Hanno partecipato alla conferenza stampa odierna Patrick Mathys, capo della Sezione gestione delle crisi e collaborazione internazionale dell’UFSP, Tanja Stadler, presidente della task force nazionale Covid-19, e Rudolf Hauri, presidente dell’Associazione dei medici cantonali (e medico cantonale di Zugo).