Swiss ha dovuto cancellare il volo diretto a Zurigo a causa della fitta nebbia presente sopra la capitale bosniaca.
La disavventura di una 36enne zurighese che ha dovuto aspettare ore all'interno di uno scalo pieno di gente. «Mi sono sentita abbandonata». E domani per tornare a casa dovrà pagarsi di tasca sua un nuovo tampone.
SARAJEVO - La fitta nebbia che aleggiava sopra l'aeroporto di Sarajevo ha costretto Swiss a cancellare il volo previsto alle 9.40 in direzione di Zurigo. Il maltempo, che ha imperversato sulla capitale bosniaca, non ha poi permesso alla compagnia elvetica di programmare un volo sostitutivo.
«Abbandonata» - Il risultato? Ottocento persone stipate nella sala d'attesa dell'aeroporto, in attesa di un aereo che non sarebbe arrivato mai. «I dipendenti di Swiss sono stati completamente superati dagli eventi», racconta a 20 Minuten una ragazza zurighese di 36 anni. «Siamo rimasti seduti per ore, aspettando che venisse organizzato un albergo. Senza mangiare, né bere visto che la compagnia non ha distribuito nulla. Mi sono sentita abbandonata».
Paura - Oltre alla rabbia per la cancellazione del volo e per il trattamento ricevuto, la 36enne teme poi per la propria salute. «Dopo più di tre ore d'attesa passate in una sala stracolma di gente e senza la possibilità di distanziamento fisico, Swiss ha organizzato il trasferimento in albergo mettendo a disposizione un bus. Trasferimento che però la giovane ha preferito effettuare pagando un taxi di tasca sua. «La maggior parte della gente presente sul bus indossava la mascherina in modo scorretto. Alcuni non la portavano proprio».
Oltre il danno, la beffa - La 36enne potrà fare rientro a casa domani. Ma per prendere l'aereo diretto a Zurigo dovrà effettuare un nuovo tampone. E dovrà pagarselo di tasca propria. Non proprio un bel biglietto da visita per Swiss, che però si difende. «Le numerose cancellazioni hanno fatto crollare l'infrastruttura dell'aeroporto di Sarajevo», afferma la portavoce Sonja Ptassek, precisando che sono 99 i passeggeri che sono rimasti bloccati a Sarajevo. «Per organizzare un albergo per così tante persone ci è voluto tempo».