"Kibesuisse" raccomanda agli asili nido di ridurre gli orari se l'offerta è messa a rischio dalla pandemia.
Ciò avrebbe conseguenze problematiche per i genitori, ma sembra essere anche di non facile applicazione.
ZURIGO - Con l'ondata Omicron che viaggia al ritmo di 25 mila contagi al giorno, sempre più lavoratori stanno finendo in quarantena. Un problema dal quale non sono esentati gli asili nido, stando a quanto riferisce la Federazione svizzera delle strutture d’accoglienza per l'infanzia" (Kibesuisse). La situazione è peggiorata rapidamente nelle ultime settimane, tanto che alcune strutture si sono viste costretta alla chiusura temporanea.
Per questo motivo Kibesuisse invita a ridurre gli orari di apertura in caso di grave carenza di personale. Tutto questo per evitare ulteriori chiusure, come precisa la portavoce Prisca Mattanza.
«Il male minore» - L'idea è quella di ridurre gli orari non di punta, ovvero la mattina presto e la sera tardi, in modo che sia necessario solo il personale per un turno, afferma Mattanza. Questo darebbe una boccata di ossigeno a chi si trova con diversi dipendenti costretti a casa.
Kibesuisse è consapevole che un tale scenario rappresenta una sfida, soprattutto per i genitori. «Ma purtroppo è il male minore. Le chiusure sarebbero molto più drastiche e chiedere ai propri datori di lavoro, ma anche ai genitori, di mostrare comprensione è difficile di questi tempi».
«Una sfida per genitori» - Per la consigliera nazionale socialista Min Li Marti, una riduzione degli orari di apertura sarebbe uno scenario realistico. «L'ondata di Omicron non colpirà solo gli asili nido, ma anche tutte le altre istituzioni». Anche se si spera che la raccomandazione di Kibesuisse possa impedire le chiusure, rappresenta «un grosso problema per i genitori», segnala Marti.
Anche la consigliera nazionale spera nella comprensione da parte dei datori di lavoro. Aspettarsi che i genitori compensino il tempo perso con lo smartworking, ad esempio, sarebbe una sciocchezza secondo Marti. «Lavorare con dei bambini piccoli a casa è praticamente impossibile».
Riduzione difficile a causa dei contratti - Tuttavia, una riduzione degli orari di apertura non è così semplice, come spiega l'asilo nido "Güxi" nel canton Zurigo. Questo sarebbe impossibile proprio a causa dei contratti stipulati con i genitori, spiega un portavoce della struttura a 20 Minuten.
Un altro asilo nido conferma le difficoltà nel ridurre gli orari di apertura, ma spiega che non sarebbe impossibile. Molto dipenderebbe dalla flessibilità del personale e delle famiglie e dalla possibilità dei genitori di lavorare da casa.