Per lo specialista di malattie infettive Jan Fehr l'incertezza legata a Omicron è ancora troppo grande.
Lo zurighese si è espresso anche sulla durata di quarantene e isolamento, tema discusso proprio oggi dal Consiglio federale.
ZURIGO - Grandi eventi come le gare di sci alpino al Lauberhorn, nell'Oberland bernese, in programma il prossimo fine settimana, o il festival cinematografico delle Giornate di Soletta, in agenda dal 19 gennaio, sono premature, avverte lo specialista di malattie infettive zurighese Jan Fehr in un'intervista pubblicata oggi dalla Neue Zuercher Zeitung.
L'incertezza in merito alla variante Omicron del coronavirus è ancora troppo grande, sostiene in buona sostanza. «I concetti di protezione con test affidabili, che potrebbero ridurre il rischio a un livello sopportabile, non sono realmente fattibili in caso di grandi eventi», spiega Fehr.
Un alto numero di casi corrisponde a una moltiplicazione molto abbondante del virus, ricorda. «Possono quindi apparire nuove varianti con un vantaggio evolutivo. Questo è esattamente quanto accaduto con Omicron» e bisogna tenerne conto.
Sì a quarantena più corta, ma non soppressione - L'infettivologo è favorevole a ridurre la durata dell'isolamento e della quarantena. «Cinque giorni sono accettabili nei due casi. È però ancora troppo presto per sopprimere completamente le quarantene», ha detto. «Questa misura non risolverà la crisi sanitaria, ma la limita», ha aggiunto.
Il Consiglio federale - ricordiamo - dovrebbe discutere della questione proprio oggi.