C'è chi, pur di non perdere il semestre scolastisco, va all'esame con sintomi, positivo o violando la quarantena.
Diverse le testimonianze di questo tipo raccolte in Svizzera tedesca. Ma anche all'USI gli esami, in caso di assenza legata al Covid, non sono recuperabili che nella sessione di esami successiva.
ZURIGO - Esami in corso nelle università svizzere. E, in molte scuole, in presenza. Già, perché il Consiglio federale non ha imposto, contrariamente a quanto fatto per le lezioni, lo svolgimento degli esami online. «Qui si gioca con la nostra salute», hanno dichiarato alcuni studenti dell'USI. Ma che succede se si è in quarantena, si osservano sintomi o si è positivi? In alcune scuole e dipartimenti, come all'USI e alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Zurigo, tocca aspettare il semestre successivo per sostenere l’esame. Ma ci sarebbe chi, pur di non perdere tempo nella propria carriera scolastica, sceglie di presentarsi comunque, mettendo da parte il pensiero delle centinaia di persone spesso presenti negli auditorium. «Sono andato all’esame con i sintomi», scrive un utente, studente a Zurigo, sul social network Jodel, «e in serata sono risultato positivo al test». E un altro: «Vorrei non averlo dovuto fare. Sono risultato positivo domenica e ho fatto un esame martedì. Era il mio ultimo esame di bachelor».
Per l’accesso alle aule gli studenti necessitano di un certificato Covid 3G valido, precisa l’Università di Zurigo, interpellata dai colleghi di 20Minuten. L’attuale situazione viene presa sul serio, e le misure di sicurezza applicate sarebbero rigorose. E, aggiunge l’amministrazione, non ci sarebbero prove di questi comportamenti. Ma emergono altre testimonianze.
Uno studente dell’università di Basilea si è recato all’esame pur essendo risultato positivo a un autotest svolto a casa. «Ho fatto fatica a portare con me questa bugia. Ma se non avessi svolto questo esame avrei dovuto mettere in pausa gli studi», ha confessato al giornale basilese Bz. «Questa persona sta violando le attuali disposizioni», ha commentato il portavoce dell’Università di Basilea Matthias Geering. Ma conferma che, se in alcuni campi di studio è possibile recuperare l’esame poche settimane dopo la data stabilita «in altri è possibile solo nel semestre successivo».
Ma, nonostante le evidenti difficoltà poste da queste clausole, c’è anche chi, tra gli studenti, giudica il comportamento di chi si svolge gli esami pur essendo in quarantena o sapendo di essere infetto «irresponsabile e egoistico».