Per USI e USAM servono ulteriori allentamenti nel regolamento relativo alle quarantene.
Entrambe le associazioni di categoria bocciano sonoramente la proroga fino a marzo dell'obbligo di telelavoro.
BERNA - Dopo l'accorciamento a cinque giorni della quarantena per chi è entrato in contatto con una persona positiva al Coronavirus, l'Unione svizzera degli imprenditori (USI) chiede ulteriori allentamenti. Persone senza sintomi non dovrebbero più mettersi del tutto in quarantena.
La decisione odierna del Consiglio federale riguardo alla quarantena e all'isolamento viene accolta favorevolmente, ha affermato il presidente dell'USI Valentin Vogt. A causa dell'elevato numero di contagi bisogna comunque tener conto dell'esistenza di una grande cifra di casi non censiti - ha aggiunto - pertanto sarebbe sensato discutere dell'abolizione della quarantena per le persone senza sintomi.
Al momento è assente dal lavoro a causa del Covid circa il 4% della popolazione attiva: se questa cifra dovesse salire rapidamente la situazione potrebbe diventare critica per l'economia svizzera, ha avvertito il presidente dell'USI.
Per quanto concerne l'obbligo del lavoro da casa - oggi il governo ha posto in consultazione un'estensione fino a fine marzo - l'associazione era dell'avviso che la «misura fosse inutile già nel momento in cui è stata reintrodotta», ha sottolineato Vogt. Laddove è possibile viene infatti già attuata volontariamente dalle aziende.
Da parte sua l'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) è contraria alla proroga fino a fine marzo dell'obbligo di telelavoro, inizialmente fissato fino al prossimo 24 gennaio. La decisione del governo di ridurre a cinque giorni il periodo d'isolamento e di quarantena è invece accolta favorevolmente.
Stando all'associazione che difende gli interessi delle piccole e medie imprese, l'obbligo di lavorare a casa è «inapplicabile in molti settori». Coloro che possono introdurlo lo hanno già fatto quando il telelavoro era solo una raccomandazione, sostiene l'USAM in un comunicato.
La riduzione dell'isolamento e della quarantena, in vigore già a partire da domani, è invece giudicata positivamente dall'associazione: tuttavia, l'USAM si chiede «perché la quarantena sia solo abbreviata e non semplicemente rimossa». A loro avviso «si deve fare tutto il possibile affinché l'economia possa lavorare il più liberamente possibile e quindi riprendersi dalle conseguenze della pandemia».
L'organizzazione si dice inoltre lieta di constatare che il Consiglio federale non sta prendendo in considerazione un nuovo confinamento.