È così in alcune grandi aziende internazionali. Ma alcune piccole imprese elvetiche stanno sperimentando il modello
BERNA - Lavorare quattro giorni alla settimana, ricevendo però lo stesso stipendio. Un sogno per molti lavoratori. Ma che in diverse aziende internazionali sta diventando realtà. È per esempio il caso di Panasonic in Giappone e della filiale neozelandese di Unilever. Come pure dell'americana Bolt, dove dopo un periodo di prova ora si tratta di una decisione definitiva.
Si parla di grandi aziende. Ma si sta muovendo qualcosa anche in Svizzera, perlomeno a livello delle imprese più piccole, come riferisce oggi la SonntagsZeitung, riportando diverse esperienze. C'è per esempio quella dell'Aargauer Grafikbüro A+O, che ha introdotto già alcuni anni fa la settimana di quattro giorni. E il bilancio è positivo, anche sul fronte del fatturato: «È calato, ma non del 20%» afferma il titolare, interpellato dal domenicale.
Non si tratta comunque di comprimere in quattro giorni lavorativi l'attività di cinque. La art director assicura, infatti, che alle 18 le giornate sono terminate. E per quanto riguarda il giorno libero supplementare, sottolinea che torna utile anche dal punto di vista lavorativo, in quanto «le idee migliori non vengono quando si sta seduti alla scrivania, bensì durante un'escursione in montagna o una visita in un museo».
Un'esperienza analoga si sta facendo in seno all'azienda informatica Seerow. La settimana di quattro giorni è stata introdotta, in via sperimentale lo scorso ottobre. Ed è verosimile che diventerà definitiva. «Le giornate sono molto intese, ma allo stesso tempo siamo organizzati meglio e più produttivi» afferma il titolare.
Senza distinzioni - Certo, in Svizzera si parla ancora soltanto di piccole aziende. E tale modello lavorativo risulta essere più complesso per una grande impresa, secondo Gudela Grote, professoressa di psicologia del lavoro e organizzativo al Politecnico federale di Zurigo. In tali aziende l'introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni solleva infatti diversi interrogativi. In primis: vale per tutti o soltanto per determinati gruppi? In caso che venga applicata soltanto per certe categorie professionali, si rischia di generare insoddisfazione tra gli altri collaboratori.
«Per un mondo del lavoro moderno» - Per il sindacato Syndicom, la settimana da quattro giorni lavorativi è una soluzione possibile in particolare per le aziende attive nella tecnologia dell'informazione e della comunicazione. E ritiene che sia «un passo importante per un mondo del lavoro moderno che tiene conto delle esigenze dei lavoratori». La vede diversamente l'Unione svizzera degli imprenditori, secondo cui non si tratta di una soluzione finanziabile.