È quanto emerge dal confronto settimanale dell'Ufficio federale della sanità pubblica
BERNA - Nella seconda settimana dell'anno il numero di infezioni da coronavirus è aumentato in Svizzera e nel Liechtenstein, ma ci sono stati meno ricoveri con o a causa di Covid-19 rispetto ai sette giorni precedenti. Anche il numero delle vittime è diminuito.
Nella settimana che inizia il 10 gennaio, sono stati registrati 185'406 nuovi casi confermati in laboratorio, con un'incidenza di 2128,81 casi per 100'000 abitanti, stando al rapporto settimanale dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP). Nella settimana precedente le nuove infezioni erano il 2,4% in meno.
Nello stesso periodo sono però diminuiti i ricoveri: 576 in totale, ovvero il 26% in meno rispetto alla prima settimana. Le differenze regionali sono notevoli. La regione del Lemano detiene il record con 9,88 ricoveri ospedalieri per 100'000 abitanti, mentre nella Svizzera centrale e il Ticino il tasso scende rispettivamente a 4,6 e 4,27 ospedalizzazioni per 100'000 abitanti. Le percentuali dei ricoveri sono più elevate fra gli over 60 anni, con un picco di 33 ricoveri ogni 100'000 abitanti per gli ultraottantenni.
Nella settimana in esame 89 persone sono morte con o a causa del Covid-19, quasi il 10% in meno rispetto alla settimana precedente e nella maggior parte dei casi si tratta di persone di oltre 80 anni. Degli 89 morti, tre avevano tra i 50 e i 59 anni e altri 28 tra i 60 e i 79 anni. Il resto aveva più di 80 anni.
L'UFSP ha censito un totale di 603'870 test PCR e test antigenici rapidi, il 6% in più rispetto alla settimana precedente.