Non mancano i dubbi attorno ai test Covid. Ecco le principali risposte
BERNA - Con l'arrivo della variante Omicron, il numero dei contagi ha subito un'impennata. Attualmente nel nostro paese si registrano quotidianamente tra i 30'000 e i 40'000 nuovi casi. Ma gli esperti ritengono che le infezioni siano molte di più, in quanto non tutti si sottopongono ai test Covid.
Sono comunque molti quelli effettuati ogni giorno. E i laboratori sono sotto pressione. La scorsa settimana, il Consiglio federale ha pertanto stabilito un ordine di priorità per i test PCR. Ma attorno ai test, non mancano i dubbi. Ecco le risposte alla principali domande.
Cosa sono i falsi negativi e i falsi positivi?
Con un risultato falso positivo, il test indica un'infezione quando in realtà la persona non è infetta. Al contrario, un falso negativo non mostra un'infezione, sebbene la persona sia effettivamente positiva.
Devo temere un risultato sbagliato?
Va considerato che i test hanno differenti obiettivi diagnostici. Con un test PCR si esamina se una persona è infetta da Covid. Al contrario, un test fai-da-te mira a verificare se l'attuale contagiosità. I risultati falsi positivi sono estremamente rari, specialmente con un test PCR. I falsi negativi non possono invece mai essere esclusi. Se una persona ha per esempio contratto il virus poche ore prima del prelievo del campione, il risultato del test non sarà positivo.
Cosa si intende con sensibilità e specificità?
La sensibilità indica la probabilità che una persona malata venga effettivamente riconosciuta come tale. La specificità indica invece la probabilità che una persona sana venga riconosciuta come tale.
Cosa significa per il risultato del mio test PCR?
Quando ci sottoponiamo a un test, non siamo interessati alla sensibilità o alla specificità, ma vogliamo sapere qual è la probabilità che l'esame fornisca un risultato coretto. Si parla dunque di valore predittivo, che dipende dalla frequenza con cui nella situazione attuale si presenta la malattia. A titolo d'esempio, prendiamo un'isola remota in cui il coronavirus non esiste: in tale situazione tutti i risultati positivi sono automaticamente dei falsi positivi. Sappiamo che con un risultato negativo del test PCR, è molto alta la probabilità che la persona testata sia sana, quindi la specificità è elevata.
Quanto sono affidabili i test fai-da-te?
Dipende. Le indicazioni fornite dai produttori si basano su condizioni da laboratorio e gli studi prendono come riferimento persone molto malate. E dipende anche dall'accuratezza con cui viene effettuato il test. Non ci si può comunque affidare al cento per cento a un test fai-da-te.
Ma i test fai-da-te hanno quindi senso?
Un test autodiagnostico ha senso, per esempio, se un incontro - come una festa di famiglia - ha comunque luogo. Fondamentalmente, un test fai-da-te è meglio che nessun test. Il test va comunque effettuato subito prima dell'incontro. Un test autodiagnostico non andrebbe utilizzato in caso di sintomi o dopo un contatto con persone positive. In questi casi si consiglia un test PCR. Naturalmente vanno anche rispettate le norme di igiene e protezione.
Dopo un autotest negativo, posso abbracciare mia nonna?
Si tratta di una decisione individuale. E dipende anche da altri fattori, come lo stato vaccinale, la presenza di casi recenti nel proprio contesto, la potenziale esposizione a casi positivi nei giorni precedenti, per esempio sui mezzi pubblici, a scuola o al ristorante. L'ufficio federale della sanità pubblica sconsiglia il test rapido per il contatto con persone particolarmente a rischio.