Negli ultimi due anni le richieste di sostegno sono aumentate del 30%. Una tendenza che si conferma per il 2022
BERNA - Sono quasi 14'500 i giovani svizzeri che nelle scorse settimane hanno iniziato la scuola reclute. E con la pandemia non è per niente facile, in quanto per le prime settimane sono stati costretti a fare a meno dei congedi.
Una situazione, questa, che pesa sulla psiche delle giovani reclute. Nel 2020 e nel 2021 il servizio psicologico dell'esercito ha infatti registrato un aumento delle richieste pari al 30%. E la tendenza sembra essere confermata anche per quest'anno, come fa sapere Can Nakkas, responsabile del servizio, sentito dalla SRF.
Molti giovani fanno fatica ad affrontare il passaggio radicale dalla vita civile a quella militare. E tra gli stati d'animo si rilevano depressione, paura, preoccupazione e la sensazione di non essere in grado di far fronte alla quotidianità, spiega ancora Nakkas.
In caserma con Omicron - Nel frattempo la scuola reclute, lo ha riferito ancora la SRF, è iniziata con 1'200 giovani risultati positivi al coronavirus. Oltre l'80% dei casi (si tratta quindi di 850 persone) è comunque stato identificato prima dell'entrata in servizio, grazie al test Covid d'ingresso obbligatorio. Per loro l'isolamento ha pertanto avuto luogo a casa.