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SVIZZERAVerso il Freedom Day elvetico, ma con prudenza sui mezzi pubblici

09.02.22 - 18:08
Il parere del vicepresidente della task force scientifica nazionale: «Sono molti i contagi non rilevati»
20min/Marvin Ancian
Verso il Freedom Day elvetico, ma con prudenza sui mezzi pubblici
Il parere del vicepresidente della task force scientifica nazionale: «Sono molti i contagi non rilevati»

BERNA - Il prossimo 17 febbraio in Svizzera potrebbero essere revocate tutte le misure anti-coronavirus. Lo prevede una delle varianti proposte la scorsa settimana dal Consiglio federale. E che trova attualmente il consenso di diversi Cantoni., tra cui anche il Ticino.

Ma c'è un invito alla prudenza per quanto riguarda la mascherina sui mezzi pubblici. Una misura, questa, che andrebbe mantenuta per proteggere le persone a rischio, come afferma anche Urs Karrer, vicepresidente della task force scientifica nazionale, sentito dalla Aargauer Zeitung. L'esperto sottolinea infatti che in Svizzera ogni giorno si contano all'incirca 30'000 contagi ufficiali, ma in realtà sarebbero quasi mezzo milione. Sono quindi molte le persone che, pur essendo positive al virus, non si trovano in isolamento. E che rappresentano pertanto un rischio per le persone vulnerabili su treni, bus e tram.

Ecco dunque che la mascherina sui mezzi pubblici avrebbe ancora un ruolo fondamentale, secondo Karrer. Ed è meglio un obbligo valido per tutti, che risulta essere da venti a duecento volte più efficace rispetto a una situazione in cui soltanto la persona vulnerabile indossa, per esempio, una mascherina FFP2.

Ma questo non significa che sul trasporto pubblico indosseremo per sempre la mascherina. L'esperto ritiene che forse a fine marzo i tempi potrebbero essere maturi per togliere l'obbligo. Tutto dipende tuttavia dallo sviluppo della situazione epidemiologica. Karrer afferma che sarebbe meglio attendere il momento in cui nel nostro paese si registreranno meno di mille casi al giorno.

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