Si stima inoltre che in Svizzera vi siano circa 2200 senzatetto.
Le grandi città e gli agglomerati sono i più colpiti dal fenomeno.
BERNA - In Svizzera si stima che attualmente vi siano 2200 senzatetto e altre 8000 a rischio di perdere la propria abitazione, stano ad uno studio commissionato dall'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB). Le strategie per contrastare il fenomeno variano molto a seconda dei cantoni e dei comuni e sono necessari altri dati per avere una visione d'insieme.
Dal sondaggio condotto nei cantoni e nei comuni, risulta che le grandi città e gli agglomerati sono i più colpiti dal fenomeno dei senzatetto, sottolinea l'UFAB. Il rischio di perdere l'alloggio è presente invece soprattutto nei centri delle aree rurali. Fra le ragioni che portano a vivere per strada vengono spesso citati i debiti o i problemi di dipendenza. Anche le cause sociali o legate alla migrazione hanno un impatto.
I comuni e i cantoni intervistati riconoscono la competenza dello Stato per quanto riguarda la prevenzione e il contrasto del fenomeno, le soluzioni concrete però sono molto eterogenee. Solo una minoranza di cantoni dispone di un sistema di assistenza o di un servizio specifico per affrontare il problema, «motivo per cui non vi sono dati attendibili sul numero e sulle tipologie di persone senzatetto e nemmeno sugli stadi precedenti a questa condizione», affermano gli autori dello studio.
Molti ritengono che la mancanza di alloggio sia strettamente legata all'aiuto sociale ed è per questo che il problema dei senzatetto viene gestito principalmente attraverso le strutture di assistenza sociale e di primo soccorso. Per gli specialisti che hanno realizzato l'inchiesta, questo approccio esclude però le persone che non hanno i requisiti per beneficiare dell'assistenza sociale o non si annunciano agli uffici competenti.
I comuni, dal canto loro, sono consapevoli di avere strumenti limitati per aiutare i senzatetto e le persone che rischiano di finire per strada. La maggior parte non dispone di centri di accoglienza, le collaborazioni sono rare e il sostegno da parte dei cantoni e della Confederazione non è garantito, sottolineano gli autori. «In più, il fatto che i requisiti per il diritto agli aiuti siano stabiliti dai Comuni stessi innesca processi di emarginazione ed emigrazione».
Il fenomeno dei senzatetto è ancora poco studiato e i dati disponibili sono alquanto lacunosi. Per questo gli autori dello studio raccomandano di raccogliere ulteriori informazioni, di istituire un monitoraggio che consenta di analizzare e definire il problema nelle sue diverse forme e di elaborare un quadro di riferimento a livello nazionale. Inoltre, suggeriscono di rafforzare la collaborazione a tutti i livelli e di valutare l'elaborazione di una strategia per l'offerta di alloggi che permetta ai senzatetto di accedere più facilmente a soluzioni abitative a lungo termine.
Al sondaggio realizzato dalla Hochschule für Soziale Arbeit Nordwestschweiz (FHNW) hanno partecipato 22 cantoni, fra cui il Ticino, e 616 comuni, pari al 28% del totale dei comuni svizzeri. Le interviste hanno riguardato i seguenti aspetti: cosa si intende per senzatetto, chi sono gli enti e gli operatori assistenziali e come sono organizzati, quali sono gli aiuti concreti a livello cantonale, quali sono gli esempi di buone pratiche e gli ambiti in cui è necessario intervenire.