L'istituto bancario avrebbe chiesto di distruggere dei documenti in relazione alle sanzioni contro gli oligarchi russi
BERNA - Il consigliere agli Stati Carlo Sommaruga (PS/GE) vuole che il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) conduca un'indagine sul modo di agire di Credit Suisse in relazione alle sanzioni contro gli oligarchi russi. Sommaruga basa la sua denuncia sulle rivelazioni dei media.
Credit Suisse avrebbe chiesto a investitori di distruggere dei documenti legati a crediti concessi a ricchi cittadini russi, secondo un articolo pubblicato ieri dal quotidiano Financial Times. Sulla base di queste informazioni, Carlo Sommaruga ha denunciato la banca al MPC, al quale ha intimato in una lettera, che Keystone-ATS ha potuto visionare, di fare luce sulla questione.
La Svizzera ha deciso lunedì di prendere tutte le misure stabilite dall'Unione europea (Ue) contro la Russia e di congelare i beni del presidente Vladimir Putin e delle personalità vicine ai dirigenti russi dopo l'invasione russa dell'Ucraina.
Secondo Carlo Sommaruga, se le prescrizioni interne citate dal giornale sono esatte, esse mirano a nascondere certi beni degli oligarchi per aiutarli a sfuggire alle sanzioni. Sommaruga ricorda che una tale violazione «può essere punita con la reclusione fino a un anno o con una multa fino a 500'000 franchi».
La distruzione dei documenti menzionati dal Financial Times potrebbe anche essere considerata come distruzione di prove e ostacolo all'azione penale, ha scritto.
Dopo le rivelazioni dell'influente giornale, e sollecitato dall'agenzia finanziaria AWP, il numero due bancario elvetico non ha voluto commentare.