Berna gioca d'anticipo e intraprende provvedimenti precauzionali
BERNA - Per questo inverno il problema non si presenta. L'approvvigionamento di gas in Svizzera è garantito nonostante l'elevato livello dei prezzi. Il problema sussiste invece per il prossimo inverno 2022/23. Lo ha affermato oggi il Consiglio federale aggiungendo di aver preso alcuni provvedimenti precauzionali a tale scopo.
«La volatilità dei mercati energetici causata dalla crisi e dalle sanzioni economiche imposte (alla Russia, ndr) rischia di indebolire la sicurezza dell'approvvigionamento per il prossimo inverno 2022/23», scrive l'esecutivo in una nota. Misure sono quindi necessarie perché la Svizzera non dispone di grandi impianti di stoccaggio del gas e dipende da importazioni continue, quindi dal mercato internazionale del gas.
Gli Stati membri dell'UE dispongono già di accordi di solidarietà per la fornitura reciproca di gas in situazioni di emergenza. La Svizzera non fa però parte di questo sistema.
Viste queste premesse, l'esecutivo ha deciso di creare le condizioni «che permettono al settore svizzero del gas di procurarsi rapidamente capacità di stoccaggio supplementari all'estero nonché gas, GNL e capacità nei terminali GNL». Viste le quantità ingenti, tali acquisti potranno essere fatti solo congiuntamente dalle imprese del gas. Per farlo sono necessari accordi intrasettoriali. È decisione di oggi che il settore potrà procedere con gli acquisti congiunti, senza dover temere conseguenze sotto il profilo della legislazione antitrust.
Ulteriori modalità sul come procedere saranno presentate entro fine aprile dal Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), dal Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR) in collaborazione con la Commissione della concorrenza (COMCO).
Per quel che concerne l'inverno in corso rimane un certo rischio residuo, ma solo «in caso di lunghi periodi imprevisti di inattività delle centrali elettriche o di un periodo prolungato di grande freddo, così come in caso di interruzione della fornitura di gas russo verso l'Europa», precisa l'esecutivo. In vista dell'inverno 2022/23, il governo ha già deciso, il 17 febbraio, di creare una riserva di energia idroelettrica, che sarà disponibile per tempo.
«La guerra ci mostra quanto siamo dipendenti dal gas russo» ha detto la consigliera federale Simonetta Sommaruga, a capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni. «Ora è decisivo accelerare il passaggio alle nostre energie rinnovabili».
Una corsa all'innovazione, lo ha ricordato ancora Sommaruga, ha avuto luogo anche dopo la prima guerra mondiale. Allora la Confederazione si era infatti resa conta di essere dipendente dall'estero per le forniture di carbone.