I quattro imputati erano accusati d'istigazione alla violenza per il messaggio esposto durante una manifestazione.
I fatti di Berna avevano provocato polemiche ad altissimo livello.
BERNA - Il processo riguardante l'ormai noto striscione con la scritta "Kill Erdogan", esposto durante una manifestazione a Berna, è terminato con l'assoluzione dei quattro imputati.
Nella sentenza resa nota oggi dal giudice del Tribunale regionale di Berna-Mittelland, si legge che gli imputati sono stati assolti dalle accuse di pubblica istigazione a un crimine o alla violenza e sommossa.
L'accusa chiedeva pene pecuniarie - in parte sospese - fra le 32 e le 40 aliquote giornaliere d'importo da definire, mentre la difesa pretendeva la piena assoluzione, cosa che è avvenuta.
Lo striscione incriminato - che recava la scritta "Kill Erdogan with his own weapons!" ("Uccidete Erdogan con le sue stesse armi!") - è stato esposto durante una manifestazione per la democrazia in Turchia svoltasi nel marzo del 2017, otto mesi dopo il fallito colpo di Stato e tre settimane prima di una votazione riguardante un aumento dei poteri di Erdogan.
Polemiche ad alto livello - Il tutto era stato organizzato da associazioni di curdi, dal PS e dai Verdi, così come da altre organizzazioni. Nel centro di Berna si erano riunite migliaia di persone. Durante un raggruppamento separato di circa 150 autonomi di estrema sinistra è stato esposto lo striscione, su cui era raffigurato anche il volto del presidente turco e una pistola puntata nella sua direzione.
Video e foto mostrano i quattro imputati vicino allo striscione e in parte anche su un furgone mentre lo trasportavano. Fatti che la difesa ha sostenuto non essere sufficienti per dichiarare che si è diffuso il messaggio di voler uccidere Erdogan.
Il caso aveva avuto una grande eco in Turchia, con proteste ai più alti livelli e lo stesso Erdogan che aveva invitato la Confederazione a smetterla di sostenere organizzazioni terroristiche.