Lo chiede la consigliera nazionale PS Samira Marti. L'esperto: «Molti giovani vi rinunciano a causa dei costi»
BERNA - Le donne che vogliono evitare il rischio di una gravidanza indesiderata senza rinunciare al sesso devono per forza mettere mano al portafogli. Ci vogliono dai 15 ai 25 franchi al mese per la pillola anticoncezionale oppure dai 500 ai 700 franchi per una spirale ormonale. Non ci sta la consigliera nazionale socialista Samira Marti: con una mozione chiede che in futuro in Svizzera i contraccettivi siano gratuiti per i giovani under 25. Si tratta di una soluzione simile a quella adottata all'inizio dell'anno in Francia, dove - lo sottolinea la deputata - si registra ora un calo degli aborti.
«Per le sedicenni sono molti soldi» - La rappresentante socialista riceve molti messaggi da giovani donne preoccupate per il costo dei contraccettivi. «Trenta franchi al mese per la pillola sono molti soldi per una sedicenne». Una situazione, questa, che tocca in particolare chi è in formazione o ha un reddito basso. Ma la salute sessuale è un bisogno fondamentale dei giovani che non dovrebbe scontrarsi con alcun ostacolo finanziario, sottolinea ancora Marti. E a differenza di quanto avviene in Francia, la consigliera nazionale ritiene che la gratuità debba valere per tutti i metodi contraccettivi, preservativi compresi. «La contraccezione non è un compito soltanto femminile, anche gli uomini dovrebbero avervi libero accesso».
La richiesta presentata da Marti trova il sostegno di GummiLove, associazione che nella Svizzera tedesca si impegna a favore della prevenzione e della diffusione di competenze nell'ambito della salute sessuale dei giovani dai tredici anni. La contraccezione è troppo cara, conferma infatti il responsabile Dani Rietmann. «Conosco molti giovani che ne fanno a meno a causa dei costi elevati». Se avessero la possibilità di ricevere gratuitamente preservativi o anticoncezionali ormonali, secondo Rietmann diminuirebbe il rischio di malattie sessualmente trasmissibili e di una gravidanza indesiderata. Non è inoltre realistico che i giovani debbano farsi carico dei costi per la contraccezione. «I ragazzi preferiscono spendere i loro soldi per le gomme da masticare».
«Hanno i soldi anche per le sigarette» - Anche la ginecologa Bettina von Seefried conferma che la pillola anticoncezionale, per esempio, rappresenta un onere finanziario per le giovani donne. «Spesso i genitori non sono entusiasti di doverla pagare». Ma è convinta che la proposta per la contraccezione gratuita non vada a fondo del problema. «La maggior parte di loro non prende regolarmente la pillola, non per una questione di costi ma perché se ne dimentica». Considerando che una misura del genere andrebbe finanziata attraverso la cassa malati, la ginecologa ritiene che sia «problematico» utilizzare questi soldi per persone in salute che hanno bisogno della contraccezione.
Per la socialista Samira Marti la proposta non è una prima: già nel 2019 ne aveva presentata una analoga, che il Consiglio nazionale aveva poi respinto nell'estate del 2021. E anche a questo secondo tentativo, la strada sembra essere in salita. «La contraccezione è una questione privata. Lo Stato non può assumersi la responsabilità per tutto» afferma la deputata UDC Theres Schläpfer, secondo cui i costi sarebbero ragionevoli. «I giovani hanno anche i soldi per le sigarette, l'alcol e le uscite con gli amici» conclude.