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SVIZZERAIl servizio civico per tutti piace, anche alle donne

22.03.22 - 06:00
Lo si evince da un sondaggio di 20 minuti e Tamedia. Il prossimo 26 aprile sarà lanciata un'iniziativa che lo chiede
20min/Matthias Spicher
Fonte 20 Minuten / Claudia Blumer
Il servizio civico per tutti piace, anche alle donne
Lo si evince da un sondaggio di 20 minuti e Tamedia. Il prossimo 26 aprile sarà lanciata un'iniziativa che lo chiede

BERNA - In futuro in Svizzera tutti dovrebbero prestare servizio, sia gli uomini sia le donne. E non soltanto nell'esercito, ma anche in altri ambiti, quali i pompieri, le associazioni, le case per anziani, le strutture sanitarie e il settore ambientale. Si tratta del servizio civico, una visione che trova il consenso della maggioranza degli svizzeri, come si evince da un sondaggio di 20 minuti e Tamedia: il 57% si dice favorevole, il 34% contrario e il 4% non ha fornito alcuna indicazione. Sono 12'437 le persone che hanno preso parte al rilevamento.

E la proposta piace anche alle donne: il 50% di loro lo approva. Tra gli uomini il consenso è invece del 53%. E si dicono favorevoli praticamente tutte le fasce di età. A livello politico, il sostegno proviene soprattutto da PS, Verdi e Verdi liberali. E cala andando verso destra, con l'Udc che presenta un consenso del 40%.

Tuttavia il Dipartimento federale della difesa intende seguire un'altra strada, non quella del servizio civico. Lo ha comunicato il Consiglio federale lo scorso 4 marzo: l'intenzione è infatti di unire l'odierno servizio civile con la protezione civile, e di estendere l'obbligo di servizio militare anche alle donne. Un'estensione alle donne che viene invece respinta dai cittadini, come emerge ancora dal sondaggio di 20 minuti e Tamedia.

La scelta di non optare per il servizio civico - lo spiega Lorenz Frischknecht, portavoce del Dipartimento federale della difesa - è dovuto al fatto che si tratta di una soluzione che ha una relazione soltanto limitata con la sicurezza. «Anche il numero dei giorni di servizio viene raddoppiato. E in questo modo si avrebbe una capacità, soprattutto al di fuori dell'area della sicurezza, di cui non vi è apparente necessità. Il che solleva anche interrogativi sulla compatibilità con la clausola di non concorrenza col settore privato».

Verso l'iniziativa - Noemi Roten, co-presidente dell'associazione Service Citoyen, ritiene invece che proprio il periodo pandemico abbia mostrato la necessità di un servizio civico. Col coronavirus, nel settore sanitario sono stati schierati anche l'esercito e la protezione civile. Ora pure la guerra in Ucraina indica che le sfide per la società sono in aumento. L'odierno servizio militare, afferma Roten, è estremamente obsoleto. Questo perché esclude le donne e le persone sorde, ma anche perché è concentrato sui militari. «Il servizio militare è come un coltellino svizzero con una sola funzione».

Il prossimo 26 aprile Service Citoyen lancerà un'iniziativa che chiede il servizio civico per tutti. Se le firme saranno sufficienti, si andrà alle urne probabilmente nel 2025 o nel 2026. E nel 2030 il servizio potrebbe entrare in vigore, secondo le previsioni dell'associazione.

Il sondaggio

Sono 12'437 le persone da tutta la Svizzera che il 16 marzo 2022 hanno preso parte al sondaggio di 20 minuti e Tamedia sulla guerra in Ucraina. Il rilevamento è stato condotto in collaborazione con LeeWas, che pondera i dati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d'errore si attesta all'1,5%.

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