Un gruppo di lavoro è stato indetto dal Ministero pubblico della Confederazione
Verranno inoltre osservati il mancato rispetto delle sanzioni e altri crimini a livello economico
BERNA - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) sta approfondendo con una task force possibili crimini di guerra ed evasioni delle sanzioni decise in relazione al conflitto in Ucraina.
Lo ha indicato stasera lo stesso MPC, confermando una notizia in questo senso pubblicata dal Tages Anzeiger e spiegando che in primo luogo verranno ora esaminate le competenze e le possibilità di intervento.
La task force è composta dal procuratore federale Stefan Blättler, dai suoi due vice, da capidivisione e da diversi procuratori specializzati, ha precisato il MPC, aggiungendo che il gruppo prenderà tutte le precauzioni per poter agire in linea con le basi legali esistenti.
«Prove dai rifugiati»
In particolare, il MPC, assieme ai suoi partner, intende trovare soluzioni rapide per raccogliere possibili prove dai rifugiati in arrivo e rispondere a possibili future richieste di assistenza giudiziaria da parte della Corte penale internazionale (CPI) o di singoli Stati.
Il MPC vuole anche poter avviare in tempi brevi un proprio procedimento penale sulla base delle leggi vigenti, non appena sospetti autori di violazioni del diritto internazionale dovessero giungere in Svizzera. I fascicoli verrebbero aperti anche nei confronti di cittadini svizzeri che avessero commesso crimini di guerra all'estero. Al momento non è stato aperto nessun procedimento di questo tipo, ha precisato il MPC.
In linea di principio, l'attuazione delle sanzioni contro la Russia è di competenza della Segreteria di Stato dell'economia (Seco) e del diritto penale amministrativo. Tuttavia, su richiesta della Seco, il MPC può avviare un procedimento in caso di violazioni della legge sull'embargo se lo giustifica la particolare gravità del reato.
Non verranno trattate richieste da o verso la Russia o l'Ucraina
Per il momento, il MPC non si occuperà di richieste di assistenza giudiziaria da o verso la Russia, ha aggiunto, precisando di aver chiesto in una lettera all'Ufficio federale di giustizia (UFG) una decisione sulla questione.
Anche la gestione delle richieste di assistenza giudiziaria reciproca da o verso l'Ucraina è stata provvisoriamente sospesa. Il motivo è che il Paese sta attualmente affrontando altre sfide ed è in vigore la legge marziale, ha precisato il MPC.