Tanja Stadler, presidente della Task Force, ricorda come gli anziani rappresentino ancora una categoria a rischio.
«In questo gruppo d'età - ha precisato - i ricoveri in ospedale rimangono costanti».
BERNA - In autunno, gli anziani dovrebbero in particolare sottoporsi a una vaccinazione di richiamo contro il coronavirus. Lo ha dichiarato in interviste concesse al giornali del gruppo Tamedia, la presidente della Task Force Covid-19 del Consiglio federale, Tanja Stadler.
Stando a Stadler, le persone in là con gli anni rappresentano ancora la categoria maggiormente toccata dal virus. I ricoveri rimangono costanti in questo gruppo di età, ha precisato la docente al Politecnico federale di Zurigo. A suo avviso, l'immunità agli sviluppi gravi della malattia non sembra quindi essere diminuita in maniere significativa tra queste persone.
Stando a Stadler, bisogna rimanere vigili. «Se la situazione dovesse cambiare è nell'interesse di tutti che queste persone ricevano rapidamente una vaccinazione di richiamo». Per questo motivo consiglia di programmare un eventuale richiamo con un certo anticipo. È necessario - ha aggiunto - sapere già in estate a chi si vuole offrire la vaccinazione, in modo che la campagna d'immunizzazione possa svolgersi senza problemi.
Stadler è favorevole a rendere il vaccino disponibile a tutti coloro che lo desiderano, compresi i più giovani. »La situazione è paragonabile a quella della protezione antinfluenzale», ha sottolineato, specificando che la vaccinazione ha dato risultati positivi. «È solo grazie a essa che il sistema sanitario svizzero ha potuto evitare un sovraccarico».
Il mandato della Task Force del Consiglio federale termina il 31 marzo. Alcuni suoi membri rimarranno in ogni caso a disposizione del governo e dell'amministrazione federale. Per Stadler è necessario istituzionalizzare uno scambio permanente tra il mondo scientifico e quello politico, affinché in futuro non si debba ricominciare da zero.