Una richiesta in tal senso è stata avanzata dai Verdi e dal PS.
Contrari Alliance SwissPass, PLR e il Centro. Per loro l'idea è economicamente e formalmente irrealizzabile.
ZURIGO - Poche settimane dopo l'arrivo in Svizzera dei primi profughi ucraini, è stato concesso loro un abbonamento generale gratuito valido fino alla fine di maggio. Una scelta, questa, che il co-presidente del PS Cédric Wermuth approva, ma che allo stesso tempo ritiene problematica. Nella decisione scorge infatti una disparità di trattamento rispetto a tutti gli altri profughi di guerra. La richiesta di Wermuth è che, quindi, lo stesso trattamento venga esteso a tutti i richiedenti asilo.
Per il co-presidente socialista, inoltre, le difficoltà finanziarie non esistono solo per i rifugiati. Da qui l'idea di permettere a tutti coloro che ne hanno bisogno di poter usufruire dei trasporti pubblici gratuiti per tre mesi l'anno. Secondo Wermuth questi tre mesi potrebbero essere utilizzati tutti insieme o scaglionati durante l'anno.
Wermuth chiede anche un bonus sui trasporti pubblici: il metà-prezzo dovrebbe costare solo 100 franchi l'anno invece di 185. «Anche in Svizzera - sottolinea - il costo della vita aumenterà nel prossimo futuro. Per questo i costi dei trasporti pubblici dovrebbero essere ridotti per tutti».
La proposta è sostenuta da Florence Brenzikofer, membro del gruppo parlamentare dei Verdi: «È importante che non ci siano disuguaglianze in futuro. Tutti coloro che cercano protezione dovrebbero essere trattati allo stesso modo».
«Non è fattibile» - Thomas Ammann, portavoce di Alliance SwissPass (l'organizzazione del settore dei trasporti pubblici) comprende le richieste di Wermuth, ma ritiene siano infattibili. «L'offerta per i rifugiati ucraini è un contributo di solidarietà temporaneo di Alliance SwissPass, utile ad aiutarli in questa crisi», spiega.
Non è quindi possibile estendere l'abbonamento generale gratuito senza un impegno finanziario da parte della Confederazione e dei Cantoni. «Altrimenti si creerebbe un altro buco nelle nostre casse, già gravate dalla crisi pandemica». Tuttavia, se il Consiglio federale e la SEM concedessero lo status di protezione S ad altri gruppi di profughi, le persone interessate potrebbero godere delle stesse agevolazioni.
Anche la consigliera nazionale PLR, Doris Fiala, accoglie favorevolmente il contributo di solidarietà temporaneo per i rifugiati ucraini. «Tuttavia - precisa - mi sorprendono queste richieste della sinistra che nulla hanno a che fare con l'attuale destino dei rifugiati».
Per la consigliera nazionale Marianne Binder-Keller (Alleanza del Centro), l'estensione dell'AG gratuito non è un'opzione. Ciò comporterebbe lo status di protezione S per tutti i rifugiati, «quando invece è uno statuto speciale riservato ai profughi di guerra».