Le autorità federali hanno scritto ai produttori di ridurre del 20% lo zucchero presente nelle bevande.
Per farlo, le aziende potrebbero ricorrere all'uso di dolcificanti artificiali. Il Ceo di Rivella: «Ci abbiamo provato qualche anno fa, è stato un flop».
BERNA - La Confederazione ha deciso di chiedere ai produttori di bevande di ridurre spontaneamente del 20% il contenuto di zucchero sull'intera gamma di prodotti, entro il 2024. Lo ha confermato il Ceo di Rivella Erland Brügger in un'intervista alla "SonntagsZeitung".
«L'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ci ha chiesto una riduzione in tal senso», afferma Brügger. Si tratta in ogni caso di una scelta fatta su base volontaria da parte dell'industria. Le aziende del settore, che sono state pure invitate a prendere posizione sul tema, sono infatti libere di dar seguito o meno alla richiesta.
Gli obiettivi per la riduzione dello zucchero sono stati anche discussi nel corso una tavola rotonda con i rappresentanti dell'industria e che ulteriori colloqui sono previsti per quest'anno. Il Ceo di Rivella è conscio che la questione dello zucchero nelle bibite sia sempre più al centro del dibattito politico. «In vari cantoni, specie della Svizzera romanda, si sta cercando d'introdurre una tassa sullo zucchero. Il tema può acquisire importanza anche a livello nazionale».
Brügger sostiene tuttavia che una tassa sullo zucchero andrebbe evitata e che i clienti svizzeri non vedano di buon occhio la sostituzione dello zucchero con altri dolcificanti: «Ci abbiamo provato qualche anno fa con la nuova ricetta "Rivella green": metà zucchero, metà dolcificante artificiale. È stato un flop. Coloro a cui piace lo zucchero erano infastiditi dal dolcificante artificiale e quelli a cui piace bere "Zero" non volevano lo zucchero».
Nel 2019 - ricordiamo - Berna aveva concordato con produttori e rivenditori di ridurre il contenuto di zucchero negli yogurt (del 10% entro il 2024) e nei muesli (del 15%).