Farmacista, informatico, falegname: ogni mestiere ha la sua retribuzione, che muta anche con l'età e la formazione.
Complice il pensionamento della generazione dei baby boomers, il personale qualificato scarseggia. Il "Lohnbuch Schweiz" mostra quanto dovresti percepire con il tuo lavoro.
ZURIGO - Dopo due anni di pandemia, la carenza di lavoratori qualificati è più grande che mai. Le aziende cercano urgentemente personale specializzato ed è probabile che la situazione peggiori, visto l'arrivo dell'età pensionabile per la generazione dei baby boomers.
Insomma, quando si tratta di salari, chi cerca lavoro adesso ha (teoricamente) il coltello dalla parte del manico. Il "Lohnbuch Schweiz" mostra annualmente gli stipendi per ogni categoria professionale. L'edizione del 2022 riporta oltre 9400 dettagli salariali per varie professioni, calcolando anche le rispettive mensilità.
Nella gallery fotografica puoi scoprire le retribuzioni per le principali professioni.
I dati provengono dai contratti collettivi di lavoro, da raccomandazioni di salario minimo e statistiche.
La formazione e gli anni di servizio determinano i salari - Tuttavia, il Lohnbuch Schweiz non mostra una retribuzione per ogni lavoro, ma fornisce varie informazioni che riflettono anche il numero di anni di servizio e il tipo di formazione. Ad esempio, un falegname guadagna 4'165 franchi dall'età di 20 anni, dopo aver completato l'apprendistato e con il diploma federale di formazione professionale.
Lo stipendio aumenta con ogni anno in più di anzianità. Dall'età di 21 anni, con due anni di esperienza, lo stesso falegname guadagna 4'363 franchi al mese. Un anno dopo sono 4'562. A partire dai 24 anni e con più di quattro anni di esperienza professionale, i falegnami guadagnano 5'060 franchi al mese.
L'inflazione non incide sui salari - In generale, i salari in Svizzera sono sempre aumentati negli ultimi dieci anni, in media, dello 0,8% all'anno. Nel 2021, tuttavia, un'inflazione supplementare dello 0,6% non ha sortito alcun effetto sulle buste paga, come mostra l'esperto Urs Klingler della società di consulenza Klingler Consultants. «Dopo la pandemia e l'attuale guerra in Ucraina - sottolinea -, molte aziende non versano in ottime condizioni. Per cui concedere un aumento non è spesso possibile, nonostante l'inflazione».