Parlano i genitori del 23enne che martedì ha ucciso la ragazza della quale era ossessionato, per poi suicidarsi.
AMBURGO - Mesi e mesi di stalking, sfociati in un omicidio-suicidio. I protagonisti del dramma, consumatosi martedì ad Amburgo, sono una 22enne tedesca cresciuta in Svizzera e un 23enne turgoviese. Dopo la testimonianza della madre della giovane, ora a esprimersi sono i genitori del ragazzo. Che non nascondono il forte shock.
«Lo abbiamo sempre vissuto come un giovane molto gentile, disponibile e positivo», hanno dichiarato al Blick. «Quello che è successo è per noi inspiegabile e assolutamente incomprensibile».
I due non avrebbero inoltre mai saputo, a detta loro, del comportamento problematico del figlio. «Non abbiamo notato alcun segno di disturbo psichico». Una posizione, questa, che è anche quella della collega di partito del giovane (già perché militava nel Centro) Sandra Stadler. I genitori erano però a conoscenza del viaggio ad Amburgo: «Sapevamo che avrebbe fatto visita a un’amica per vedere un musical». E in effetti la 22enne si era trasferita in Germania da circa due anni proprio per frequentare una scuola specifica e diventare un’attrice di musical.
Secondo quanto dichiarato dalla madre della vittima, il giovane perseguitava la figlia da molti mesi e non aveva mai accettato il suo rifiuto. Non era però mai stata fatta alcuna denuncia, ha ammesso, né la madre ne aveva mai parlato ai genitori del giovane.
Martedì il 23enne si è recato ad Amburgo, ha affittato una camera di hotel di fronte al suo appartamento e alla prima occasione ha sparato alla ragazza, per poi togliersi la vita.