Gli ambientalisti chiedono a Berna un piano d'adozione per assicurare il risanamento energetico di un milione di edifici
Gli attivisti di Renovate Switzerland definiscono gli edifici elvetici «una voragine energetica»: «Il piano ridurrà le emissioni di CO2 e la nostra dipendenza energetica dall'estero, dimezzando le nostre bollette energetiche».
LOSANNA - Attivisti ambientalisti hanno bloccato un'uscita autostradale stamani a Losanna. Fanno parte di un nuovo movimento, Renovate Switzerland, e chiedono al Consiglio federale un piano d'azione per assicurare il risanamento energetico di un milione di edifici.
L'azione è iniziata verso le 8.00 sull'autostrada che porta alla Maladière, l'ingresso sud di Losanna, sempre molto trafficato nelle ore di punta. Cinque attivisti si sono seduti sulla carreggiata per bloccare il traffico, ha costatato un giornalista di Keystone-ATS sul posto. La polizia è intervenuta con diverse pattuglie.
Renovate Switzerland è il ramo elvetico di un movimento di «resistenza civile» di recente creazione che esiste già in una dozzina di altri paesi. In Francia si chiama Dernière Rénovation e negli USA Declare Emergency. L'operazione di stamani a Losanna è la prima sul territorio svizzero.
In un dossier inviato alla stampa, Renovate Switzerland promette di continuare le azioni di protesta finché il Consiglio federale non avrà ascoltato la sua richiesta. Vale a dire: l'attuazione di un piano nazionale per rinnovare, entro il 2040, un milione d'immobili.
Un miliardo di franchi l'anno
Le sovvenzioni per il risanamento energetico dovrebbero ammontare a un miliardo di franchi all'anno a partire dal 2023, cioè cinque volte di più di oggi. I militanti chiedono anche la formazione di 100'000 lavoratori supplementari nel settore dell'edilizia.
«Un tale piano ridurrà drasticamente le emissioni di CO2, ridurrà la nostra dipendenza energetica dall'estero e dimezzerà le nostre bollette energetiche», afferma Renovate Switzlerland che definisce gli edifici svizzeri una «voragine energetica».