Il Consiglio federale ha deciso di sospendere la distribuzione a titolo preventivo dei medicamenti alla popolazione.
La centrale nucleare era stata spenta nel 2019.
BERNA - Le pastiglie di iodio non verranno più distribuite a titolo preventivo alla popolazione che vive, in un raggio di 50 chilometri, attorno alla centrale nucleare di Mühleberg (BE). Lo ha deciso oggi il Consiglio federale in ragione dello spegnimento dell'infrastruttura avvenuto nel 2019.
Stando a una nota governativa, tale distribuzione preventiva non è più necessaria. Le compresse saranno invece stoccate centralmente dai Cantoni, come prevede la revisione parziale dell'ordinanza sulle compresse allo iodio posta in consultazione fino al 25 agosto.
Le compresse allo iodio sono previste come misura di profilassi contro i disturbi della tiroide in caso di grave incidente in una centrale atomica in Svizzera o nei Paesi limitrofi.
In Svizzera sono disponibili scorte per l'intera popolazione e si distinguono due diverse aree di distribuzione. Al di fuori del raggio di 50 chilometri da una centrale nucleare svizzera, le compresse sono stoccate dai Cantoni, che le consegnano alla popolazione in caso di necessità.
Entro un raggio di 50 chilometri, le compresse allo iodio sono distribuite alle economie domestiche e alle aziende, in particolare agli asili e alle scuole. Le pastiglie sono conservabili per dieci anni: l'ultima distribuzione risale al 2014.