Diverse le richieste per poter recuperare la festività che cade nel weekend.
Ma il Consiglio federale rifiuta. E dai partiti di destra sono diversi a ritenere futile la proposta.
ZURIGO - Dimenticare il lavoro, staccare la spina e incontrare gli amici: ecco come molti svizzeri si godono le festività. Ma se queste cadono in un fine settimana si è fregati, visto che non si lavorerebbe in ogni caso.
Non tutti, però, sanno che in ben 85 paesi nel mondo (inclusi Belgio, Lussemburgo e Inghilterra, ma anche Irlanda, Spagna, Australia e Thailandia), se la festività cade nel fine settimana si hanno giorni di ferie extra.
Solo quest'anno la coincidenza avrà luogo a Natale, Capodanno e il 1° maggio, festa del lavoro.
Richieste di recuperi - Ora c'è chi, anche in Svizzera, intende reclamare quei giorni persi. «Chiediamo che vengano recuperati i festivi che cadono in un sabato o una domenica non lavorativi», sottolinea Mandy Zeckra, vicepresidente del sindacato Syna. Se il 1° gennaio, il 1° agosto o il giorno di Natale cade in un fine settimana, i dipendenti del sindacato ricevono un giorno libero supplementare.
Anche Luca Cirigliano, dell'Unione sindacale svizzera, trova utile l'iniziativa. Questo perché le giornate di lavoro sono sempre più estenuanti e i giorni di riposo servono per recuperare, per il relax e per stare con i propri cari.
Il sindacato Unia, interpellato, afferma di essere impegnato per ottenere un numero minimo di venerdì senza lavoro nei contratti collettivi di lavoro. «In questo modo i consueti giorni di riposo aggiuntivi possano essere presi anche negli anni in cui i festivi cadono la domenica».
Il Consiglio federale rifiuta la richiesta - Sulla questione si è chinata anche la consigliera nazionale Sibel Arslan (Verdi). Nel marzo 2021 ha chiesto al consigliere federale Guy Parmelin se la Svizzera non dovesse compensare i giorni festivi. «No», è stata la risposta del ministro dell'Economia.
Ora Arslan torna sull'argomento chiedendo che almeno il primo maggio possa essere un giorno festivo per tutta la Svizzera. «La festa del lavoro ci ricorda che l'economia non funziona senza dipendenti».
«Abbiamo altri problemi in questo momento» - Barbara Steinemann dell'UDC non crede in questa idea. Questo è un non-problema, sottolinea la consigliera nazionale. Steinemann si dice non sorpresa dal fatto che la richiesta arrivi dalla sinistra: «Ci sono persone che cercano costantemente una scusa per non lavorare». Secondo la consigliera nazionale, piuttosto, andrebbe eliminata del tutto la festività. «Dopotutto è anche chiamata anche "Giornata del lavoro"».
Allo stesso modo la pensa il consigliere nazionale UDC Thomas Aeschi. «Nel canton Zugo il primo maggio si lavora. Qui non è festa». Dello stesso avviso è Elisabeth Schneider-Schneiter dell'Alleanza del Centro: «Abbiamo altri problemi in questo momento».