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SVIZZERACibo in scatola e armi: gli svizzeri si preparano

29.04.22 - 19:05
Con la guerra, la piattaforma Digitec Galaxus ha registrano diverse anomalie nelle abitudini di acquisto dei consumatori
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Cibo in scatola e armi: gli svizzeri si preparano
Con la guerra, la piattaforma Digitec Galaxus ha registrano diverse anomalie nelle abitudini di acquisto dei consumatori

ZURIGO - Cibo pronto, kit per la sopravvivenza, licenze per possesso di armi. A giudicare dagli acquisti online, gli svizzeri si stanno preparando al peggio. Il comportamento dei consumatori ha subito dei cambiamenti notevoli con lo scoppio della guerra in Ucraina, secondo un'indagine della piattaforma di e-commerce Digitec Galaxus. 

Come durante la pandemia, ancora una volta ad aumentare è soprattutto la domanda di prodotti a lunga conservazione o "d'emergenza". A marzo sul portale sono state vendute più conserve e piatti pronti (+214 per cento). Anche gli alimenti base durevoli come lo zucchero (+179 per cento), l'acqua minerale (+133 per cento) e il latte (+118 per cento) sono finiti nel carrello della spesa con maggiore frequenza. 

Anche le vendite di alimenti per cani e gatti sono decollate: più 80 per cento. Ad aprile si è registrato un calo, ma di poco conto. «La necessità di prodotti in stock di emergenza è decisamente evidente» ha commentato a Watson.ch il portavoce Stephan Kurmann. A spingere gli svizzeri a fare scorta potrebbe aver contribuito, secondo Kurmann, un'intervista rilasciata alla SRF da Viola Amherd a inizio marzo: il ministro della difesa aveva invitato la popolazione ad attrezzarsi. 

Paura della guerra, o del rincaro delle materie prime? Difficile dirlo. Ma alcuni segnali fanno pensare che molte persone si stiano preparando a scenari drammatici. A marzo Digitec Galaxus ha venduto il 55 per cento di radio in più rispetto al solito: uno strumento raccomandato in tempo di guerra dall'Ufficio federale della protezione civile, in quanto utilizzato dal governo per comunicazioni d'emergenza. «Abbiamo venduto quasi 600 esemplari di un piccolo modello di radio portatile a basso costo. Ad attirare gli acquirenti, probabilmente, è anche il fatto che può funzionare anche a batterie». 

Anche i prodotti outdoor sono più richiesti di questi tempi. I filtri dell'acqua (più 462 per cento), i dispositivi per la visione notturna (più 322 per cento), i fornelli da campeggio (più 295 per cento) e persino gli accessori per la pesca (più 135 per cento) sembra siano considerati indispensabili per una eventuale sopravvivenza lontano dalla civiltà.

L'autosufficienza energetica è un altra priorità diffusa, dopo il blocco del gas imposto da Putin a Polonia e Bulgaria. Le vendite di pannelli solari sono quadruplicate, e anche i generatori di corrente e le torce elettriche sono più richieste del solito. Sono davvero necessarie? Secondo lo psicologo aziendale Christian Fitcher «acquistare un pannello solare non è sbagliato, ma forse sarebbe più utile scoprire dove si trova il rifugio antiaereo più vicino». Diversamente dal Covid, la guerra in corso avrebbe innescato «preoccupazioni legate alla sicurezza e all'integrità fisica» ha osservato l'esperto in una recente intervista a 20 Minuten. «Questo può portare le persone a fare delle scelte piuttosto irrazionali e a comprare cose di cui non avranno bisogno». 

Tra queste potrebbero esserci anche le armi che, ha riferito la SRF, sono sempre più vendute: in Germania la domanda di licenze per l'acquisto sarebbe aumentata notevolmente da marzo, e lo stesso trend (con volumi quasi doppi trimestre su trimestre) si è registrato nei canton Zurigo. In Argovia la crescita è stata del 60 per cento, a Winterthur e San Gallo meno cospicua ma comunque significativa. 

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