Il Gottlieb Duttweiler Institute chiede l'eliminazione graduale della produzione convenzionale di carne.
Il motivo? Contrastare il cambiamento climatico. Secondo il GDI, «la carne "convenzionale" sarà presto una reliquia fuori dal tempo».
ZURIGO - «Non possiamo più permetterci l'attuale consumo di carne se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi climatici». Ne è convinto il Gottlieb Duttweiler Institute (GDI) - un think tank indipendente e la più antica organizzazione del suo genere in Svizzera -, come riportato in un'analisi pubblicata venerdì.
Nel documento si trovano 20 idee chiave per far sì che la Svizzera riesca a dare il proprio contributo nella lotta al cambiamento climatico. Secondo la ricerca, «il riscaldamento globale provocato dall'uomo è reale» e combatterlo è «la sfida centrale del nostro tempo».
Il GDI chiede dunque che vengano «sviluppati scenari concreti per un'uscita dalla produzione convenzionale di carne». Quindi sottolinea: «La domanda non è se, ma quando riusciremo a farlo». Secondo L'Istituto che porta il nome del fondatore di Migros, ci sono abbastanza idee su come poterlo fare con successo.
La nostra carne uscirà presto dai laboratori? - Oltre alla nutrizione vegetale e ai sostituti della carne, l'istituto di ricerca elenca tra le soluzioni papabili anche "l'agricoltura cellulare" e "la fermentazione di precisione". Si tratta di processi con cui la carne e altri prodotti animali possono essere prodotti artificialmente in laboratorio.
Tale ricerca deve essere finanziata in modo specifico, così come la produzione di proteine alternative. L'istituto chiede quindi «lo stop ai sussidi per la produzione di carne convenzionale».
«I prodotti vegetali sono in aumento» - Come si comporta Migros in questo senso, essendo sponsor del GDI? Dopotutto, la carne a buon mercato è sempre presente nelle proprie campagne settimanali, come osserva il "Tages-Anzeiger".
«Seguiamo da vicino la tendenza», sottolinea il portavoce Patrick Stöpper, interpellato dal quotidiano. «I prodotti vegetali sono in aumento, così come la richiesta di alimenti vegani. Motivo per il quale la gamma è in costante espansione», afferma.
In effetti, il consumo di carne in Svizzera è già diminuito: mentre nel 2010 era di 52,4 chilogrammi pro capite, nel 2020 era di 47,3 chilogrammi pro capite.
La carne sarà presto una «reliquia fuori dal tempo» - Per il GDI è certo: «La carne "convenzionale" sarà per i nostri nipoti ciò che l'audiocassetta è per noi oggi: una reliquia fuori dal tempo».
Tuttavia, l'istituto sottolinea: «L'eliminazione graduale della carne deve essere vista come un'opportunità». In questo modo, la Svizzera potrebbe diventare un leader tecnologico nell'alimentazione del futuro.