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SVIZZERAPolitici e scienziati riuniti contro il riscaldamento globale

02.05.22 - 18:09
Oggi a Palazzo federale i parlamentari hanno incontrato due esperti per discutere il problema del cambiamento climatico.
20min/Simon Glauser
Fonte Ats
Politici e scienziati riuniti contro il riscaldamento globale
Oggi a Palazzo federale i parlamentari hanno incontrato due esperti per discutere il problema del cambiamento climatico.

BERNA - Giornata all'insegna dell'ambiente oggi a Palazzo federale: i parlamentari, soprattutto del campo rosso-verde, hanno incontrato due illustri scienziati per discutere di clima e biodiversità, sempre più messi a rischio dal riscaldamento del pianeta. Mentre si svolgeva l'incontro, sulla Piazza federale una manifestazione ricordava l'urgenza di agire.

«Invertire la tendenza del clima e della biodiversità» è il titolo del colloquio tenutosi nella sala del Consiglio nazionale sotto gli auspici dei presidenti dei due rami del parlamento, la presidente del Consiglio nazionale, quella Irène Kälin (Verdi/AG) appena tornata da una visita a Kiev, e il Consigliere agli Stati Thomas Hefti (PLR/GL).

I recenti rapporti del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC) sono stati al centro delle discussioni. I deputati hanno avuto come interlocutori privilegiati due coautori dei documenti, Markus Fischer dell'Università di Berna e Sonia Seneviratne, docente al Politecnico federale di Zurigo, i quali hanno esposto i principali risultati per la Svizzera scaturiti dall'indagine degli esperti.

Sia Sonia Seneviratne che Markus Fischer hanno sottolineato davanti ai media l'importanza di questo incontro coi politici che dovrebbe servire, questo l'auspicio comune, ad avvicinare mondo scientifico e mondo della politica. Si è trattato di una legittimazione reciproca ha affermato Fischer.

Un auspicio fatto suo anche da Irène Kälin, soddisfatta anche della presenza di numerosi colleghi, anche se perlopiù esponenti del PS e dei Verdi. Kälin ha detto di sperare che il canale aperto oggi tra scienza e politica lo rimanga anche in futuro. A suo parere, la pandemia ha messo in rilievo quanto sia importante il dialogo tra autorità e specialisti. Ciò vale anche per le sfide climatiche che ci attendono.

Stando ai due ricercatori, alla luce della scienza, non vi sono più scuse per non agire di fronte al cambiamento climatico. In Svizzera, il riscaldamento globale ha già superato i 2 gradi centigradi, cioè quasi il doppio del riscaldamento globale di 1,1 gradi centigradi. Canicole ricorrenti, siccità e inondazioni sono le conseguenze più gravi, secondo la documentazione degli scienziati utilizzata come base per le discussioni.

La forte dipendenza dall'estero rende il paese molto vulnerabile alle crisi internazionali, stando agli scienziati. L'interruzione delle catene di approvvigionamento internazionali metterebbe in pericolo la capacità della Svizzera di soddisfare i suoi bisogni, per esempio in caso di siccità o di crisi sanitaria. E la Svizzera è in ritardo rispetto a molti altri paesi europei in termini di investimenti nella protezione del clima, secondo gli esperti.

L'invito di Irène Kälin agli scienziati ha suscitato un certo scalpore a livello politico nel dicembre scorso, con l'UDC e il PLR che hanno accusato la prima cittadina della Svizzera di aver ceduto alle pressioni della strada dopo che l'attivista per il clima, Guillermo Fernandez, aveva smesso di mangiare per 39 giorni, seduto su una sedia al centro della Piazza federale, finché non gli è stato detto che si sarebbe fatto qualcosa per sensibilizzare la politica sulla sfida rappresentata dal cambiamento climatico.

Padre di tre figli, Fernandez aveva iniziato lo sciopero della fame il 1° novembre allo scopo di spingere le autorità svizzere ad impegnarsi davvero per il clima, abbandonando l'atteggiamento attendista mostrato finora. Fernandez spera che l'incontro aprirà «un vero spazio di discussione in Svizzera» e sosterrà «la capacità dei politici di prendere decisioni coraggiose per l'avvenire dei nostri bambini».

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