Sono state poco più di 97'000 nel 2021. Si conferma la tendenza al ribasso che ha presso avvio negli scorsi anni.
Il reato che lo scorso anno ha provocato più condanne (ben 4025) è stata la violazione della legge sulle armi
BERNA - Lo scorso anno il numero di condanne in Svizzera è leggermente diminuito rispetto al 2020. Quelle iscritte nel casellario giudiziale sono state nel complesso 97'386, pari a un calo dell'1%. Le cifre decrescenti di quelle per violazione del Codice penale (CP) e della legge sugli stupefacenti (LStup) si contrappongono a quelle in aumento relative alle violazioni della legge sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI).
È quanto emerge da una statistica sul tema realizzata dall'Ufficio federale di statistica (UST). Il totale delle condanne continua dunque il suo trend al ribasso, anche se questa volta in modo meno marcato in confronto al 2020, quando era sceso del 9%, viene precisato in una nota odierna.
Il numero di sentenze per violazione del CP sono diminuite del 5%, così come quelle per reati contro la LStup. Queste percentuali sono però compensate dall'incremento, sempre del 5%, delle condanne per reati contro la legge sugli stranieri e la loro integrazione.
Le cifre relative alla legge sulla circolazione stradale (LCStr) sono dal canto loro stabili nel paragone con l'anno precedente. Tuttavia, se si guardano i numeri su un periodo di tempo più lungo, si può notare una diminuzione del 5% negli ultimi 10 anni.
Le violazioni gravi delle norme della circolazione (prevalentemente gli eccessi di velocità) e la guida in stato d'inettitudine (soprattutto a causa dell'alcol, ma anche di droghe e farmaci) costituiscono la maggior parte delle condanne per reati ai sensi della LCStr. A queste due voci, la tendenza al ribasso (-22% e -36%) nell'ultimo decennio è particolarmente pronunciata.
Oltre alle leggi già citate, ve ne sono altre per cui le persone vengono registrate nel casellario giudiziale. Dal 2008 si dispone di cifre per tutte quelle che contengono un crimine o un delitto, ricorda l'UST. Spesso però implicano solo contravvenzioni e per questo non rientrano nella statistica.
Nel 2021, il maggior numero di condanne è stato pronunciato in violazione della legge sulle armi (4025). In termini di quantità, con 558 sentenze nello stesso periodo, al secondo posto si situa la legge sulla protezione degli animali.
Inoltre, l'anno scorso sono state pronunciate 1895 espulsioni, il 90% delle quali di tipo obbligatorio. Oltre la metà è stata inflitta per una durata di più di cinque anni. Il 34% degli interessati erano cittadini dell'Unione europea.
Se si considerano tutte le fattispecie per cui la legge prevede un'espulsione obbligatoria, una condanna in tal senso è giunta nel 59% dei casi. Tale tasso corrisponde a un calo di tre punti percentuali rispetto al 2020.