Oltre trentamila giovani pianteranno le loro tende nella Valle di Goms quest'estate.
Gli organizzatori: «Siamo molto fieri di poter proporre il campo. Più di cinquecento volontari stanno lavorando da cinque anni per questo».
SION - Oltre 30'000 giovani pianteranno le loro tende quest'estate nella valle di Goms, nell'Alto Vallese, in occasione del prossimo campo federale del Movimento scout svizzero, il più grande mai organizzato sul territorio elvetico. Spalmato su due settimane, dal 23 luglio al 6 agosto, questo evento, previsto nel 2021 ma rinviato a causa della pandemia, si tiene solamente ogni 14 anni.
A qualche mese dall'inizio della terza edizione di questo mega raduno, l'adrenalina sale in Vallese e fra gli organizzatori. «Siamo molto fieri di poter proporre questo campo», ha detto oggi, durante una conferenza stampa a Briga, la co-direttrice dell'appuntamento Seraina Schwitzer. Più di 500 volontari stanno partecipando da cinque anni ai lavori preparatori.
Il campo farà della valle di Goms la più grande città del cantone per 15 giorni. All'interno si troveranno ad esempio una Migros, un centro di soccorso e un posto di polizia, ha snocciolato Schwitzer, parlando di un'immensa sfida dal punto di vista logistico.
Il cuore dell'accampamento sarà un ex aerodromo militare: gli scout si piazzeranno sui terreni circostanti, ha spiegato il consigliere di Stato Christophe Darbellay. Finanziariamente, il cantone sostiene il raduno extra large con 920'000 franchi su un totale di 25 milioni. Fra poliziotti, Protezione civile, vigili del fuoco ed esercito 220 persone saranno sul posto per garantire la sicurezza dei partecipanti, ha aggiunto un altro membro dell'esecutivo cantonale, Frédéric Favre.
Gli organizzatori hanno scelto la valle di Goms fra una ventina di candidature inoltrate da diversi cantoni in ragione dell'impegno preso dalle autorità sin dagli albori del progetto. Dal punto di vista del Vallese, ha sottolineato ancora Darbellay, l'evento è uno strumento per mettersi in mostra e per invogliare i giovani scout a tornare in futuro nella regione con i loro famigliari. Si spera insomma che le decine di migliaia di partecipanti si trasformino un domani in turisti.
L'importanza della manifestazione è certificata pure dal fatto che La Posta le abbia pure dedicato un francobollo che «odora di fumo».