Sono sette le parole chiave più frequentemente attaccate.
BERNA - Newsletter, cyberonline, passwort, andrea, sunshine, soleil e sommer. Sono queste le password più frequentemente rubate in Svizzera, stando a un'analisi realizzata nel dark web di cui riferisce oggi Crif, società attiva nel campo delle verifica della solvibilità e della prevenzione di truffe.
In base ai rilevamenti di Crif nel 2021 vi sono stati 1,8 milioni di segnalazioni da parte di utenti che hanno denunciato un attacco informatico ai loro dati personali, un valore in progressione del 58% rispetto all'anno precedente.
Ad essere colpiti sono stati in particolare gli account collegati a pagine di intrattenimento, come giochi e dating online (49% di tutti i casi). Sotto pressione si sono però trovati anche i forum e i siti web (23%), nonché i servizi di streaming (16%).
Stando a Crif nel dark web circolano prevalentemente dati personali, che sono quindi i più soggetti al rischio di furto: si tratta di password, indirizzi e-mail personali o aziendali, nomi e cognomi, nomi utente e numeri di telefono. Questi preziosi dati di contatto possono poi potenzialmente essere utilizzati per operare tentativi di truffa, ad esempio tramite phishing o smishing.
Da parte loro i numeri di telefono sono diventati particolarmente preziosi perché permettono di accedere a molte app e piattaforme che hanno introdotto una procedura di login con autenticazione a due stadi. Per quanto riguarda i dati delle carte di credito, oltre al numero si trovano quasi sempre anche il CVV (il codice di sicurezza a tre cifre riportato sulla carta), la data di scadenza (nell’89% dei casi) e, nel 73% dei casi, anche il nome e il cognome del titolare della carta, tutti dati in notevole aumento rispetto al 2020.