Così il presidente della Confederazione, dopo l'elezione della Confederazione nel Consiglio di sicurezza dell'Onu
BERNA - «Vogliamo mettere a frutto il know-how svizzero per promuovere la pace nel mondo, far conoscere i nostri valori e, in veste di Paese neutrale, contribuire a soluzioni di compromesso», ha dichiarato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis dopo l'elezione della Confederazione nel Consiglio di sicurezza dell'Onu.
«Siamo onorati di questa elezione. Adempieremo il mandato con rispetto e siamo pronti ad impegnarci in modo costruttivo e ad assumerci le nostre responsabilità all'interno del Consiglio di sicurezza», ha aggiunto, stando ad un comunicato del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).
Dall'adesione della Svizzera all'Onu, nel 2002, nessuno Stato appartenente al gruppo dell'Europa occidentale è stato eletto con un risultato migliore. Si tratta di un segnale forte di sostegno e di fiducia da parte della comunità internazionale nei confronti del nostro paese, sottolinea la nota.
Il mandato del Consiglio di sicurezza, ossia operare per mantenere la pace e la sicurezza internazionali, coincide con il principale obiettivo della politica estera svizzera. La Confederazione può ora adempiere questa missione al meglio e nel contempo attuare un obiettivo prioritario della Strategia di politica estera 2020-2023 nel campo della pace e della sicurezza, aggiunge il DFAE.
Durante la permanenza nel Consiglio di sicurezza, la Svizzera intende concentrarsi su quattro priorità: costruire una pace sostenibile, proteggere la popolazione civile, affrontare la questione della sicurezza climatica e rafforzare l'efficienza del Consiglio stesso. Nel corso dell'estate le Commissioni della politica estera (CPE) del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati saranno consultate in merito alle priorità, che successivamente verranno adottate dal Consiglio federale in via definitiva.