Rolf Bantle dal 2004, ovvero da quando ha assistito alla partita Inter-Basilea a San Siro, ha vissuto senza fissa dimora
Durante l'intervallo l'uomo è andato in bagno e al suo ritorno non è più riuscito a trovare i suoi amici o la loro macchina e non è più riuscito a far ritorno in Svizzera
BASILEA - Va alla partita con degli amici, si perde e non ritorna a casa per undici anni. È questa la storia surreale che ha raccontato Rolf Bantle - per gli amici Rudi - negli scorsi giorni a diversi giornali italiani. L'uomo, da quando c'è stata la partita tra Basilea e Inter nel 2004, ha vissuto come senza tetto nel quartiere Baggio di Milano, non lontano dallo stadio di San Siro.
Il basilese non conosceva bene la città ed era stato accompagnato alla partita in macchina da degli amici. Durante l'incontro è andato in bagno ma al ritorno non è più stato in grado di riconoscere il settore da cui era venuto. Bantle non aveva con sé un cellulare e non conosceva a memoria il numero degli amici o dei familiari. Tenta di ritrovare l'automobile dei conoscenti che lo hanno accompagnato a Milano ma senza successo.
In tasca ha solo 20 franchi svizzeri e 15 euro. Da quel momento ha vissuto da vagabondo a Milano e casa sua è diventata il quartiere Baggio. Grazie ai lavori svolti in passato, Bantle conosce la lingua italiana. «Non ho più avuto motivi per tornare a casa» ha raccontato al sito Fanpage che ha ricostruito la sua storia. L'uomo è stato "adottato" dalle persone che abitavano nel quartiere, lo aiutavano regalandogli vino e sigarette.
Bantle ha un passato travagliato. L'infanzia trascorsa con la madre, nessuna istruzione e problemi frequenti di alcool che lo hanno spesso portato a essere ricoverato in comunità: «Nei centri mi sentivo rinchiuso, quell'improvvisa libertà mi è piaciuta». Nel 2015, a causa di una caduta, Bantle si è rotto il femore ed è stato portato in ospedale. Dai documenti si è scoperto che Rolf non ha copertura sanitaria e allora, essendo cittadino svizzero, è intervenuto il Consolato elvetico che si è preso cura di lui. La Confederazione ha poi provveduto a far tornare l'uomo a casa sua a Basilea, dove adesso vive in una casa anziani.