Dall'11 fino al 13 luglio presso la Maison de la Paix a Ginevra si tiene il simposio della NATO sui partenariati
È la prima volta che il congresso viene ospitato da un Paese partner dell’organizzazione e sono 250 i rappresentanti del mondo politico e militare che vi prendono parte
BERNA - La Confederazione si adopera per contribuire a far cessare i conflitti in atto, perché neutralità non è sinonimo d'immobilismo. Grazie al suo impegno di lunga data a favore della pace, della sicurezza e del dialogo, al suo coinvolgimento nel Partenariato per la pace e alla visibilità internazionale di Ginevra, la Svizzera è il primo paese partner a ricevere l’incarico di organizzare un simposio di questo tipo.
La segretaria di Stato Livia Leu aprirà il simposio insieme al segretario generale della NATO Mircea Geoană, e al vicecomandante in capo della Allied Command Transformation, il generale Christian Badia. Al simposio partecipano anche l’ambasciatrice Pälvi Pulli, capo della Politica di sicurezza del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) e il comandante di corpo Thomas Süssli, capo dell’Esercito svizzero.
Lanciato nel 2018, il simposio della NATO sui partenariati riunisce una volta all’anno rappresentanti politici e militari dei Paesi membri e dei Paesi partner dell’organizzazione. Il congresso intende promuovere il dialogo sul futuro della politica della NATO in materia di partenariati. Tra i temi trattati vi sono il dialogo politico, l’interoperabilità e l’innovazione.
Un passo importante per il futuro per la Confederazione
La NATO rappresenta una garanzia di sicurezza e di stabilità in Europa e ai suoi confini. La Svizzera trae quindi vantaggio da una NATO forte. L’organizzazione coopera con un ampio ventaglio di organizzazioni internazionali e con circa 40 Paesi attraverso diverse strutture.
La Svizzera partecipa dal 1996 al Partenariato per la pace (Partnership for Peace, PfP) della NATO. Il PfP offre alla Svizzera un quadro istituzionale per condurre un dialogo sulla politica di sicurezza insieme alla NATO, ai suoi Paesi membri e ai Stati partner, compresi per esempio quelli del bacino del Mediterraneo o del Medio Oriente. Il PfP è interessante anche per l’esercito, che attraverso questo strumento può approfondire le proprie competenze in funzione delle esigenze e quindi migliorare le proprie capacità di difesa nonché la propria preparazione in vista di operazioni di sostegno della pace o di aiuto in caso di catastrofi.
La Svizzera ha sempre partecipato attivamente alle precedenti edizioni del simposio. Dopo una prima edizione in Germania nel 2018 e una seconda edizione in Grecia nel 2019, la Svizzera ospita quest’anno la terza edizione.
Dopo l’adozione del nuovo concetto strategico della NATO al vertice di Madrid a giugno, il simposio offre una prima buona occasione di discutere sul futuro e lo sviluppo della cooperazione tra Paesi alleati e Stati partner. Inoltre, permette di valorizzare il contributo della Svizzera al PfP e di promuovere la visibilità internazionale di Ginevra.