«Non era stata avviata nessuna procedura giudiziaria», giustifica il portavoce del consigliere federale, Christian Favre.
BERNA - Guai in volo, per il consigliere federale Alain Berset. Ma nulla, del disguido avvenuto e l'intervento della polizia aerea francese, era stato segnalato ai colleghi di governo.
«Nessuna procedura giudiziaria è stata avviata e la situazione non giustificava quindi un'informazione al Consiglio federale», ha spiegato il portavoce del ministero della sanità, Christian Favre, citato sulle pagine del SontagsBlick. Insomma, i membri del governo sono probabilmente venuti a conoscenza del fatto direttamente dai media.
Lo scorso 5 luglio Berset, mentre, solo a bordo di un piccolo monomotore, stava volando per diporto fra due aerodromi francesi, è dovuto atterrare su ordine della polizia aeronautica. Il capo del Dipartimento federale dell'interno (DFI) sarebbe entrato in uno spazio aereo chiuso al traffico. Due aerei da combattimento lo hanno quindi scortato a terra.
All'origine dell'intervento della polizia aeronautica ci sarebbe fra l'altro stata «una sua errata interpretazione delle informazioni ricevute dal controllo del traffico aereo prima del volo».
ATS