La crisi energetica bussa alle porte degli inquilini. Parla l'esperto: «I costi di riscaldamento potrebbero raddoppiare»
BERNA - La crisi energetica avrà delle ripercussioni finanziarie sul budget a disposizione delle famiglie. E in particolare in un Paese come la Svizzera, dove le fonti di origine fossile costituiscono ancora il 67% - in pratica, i due terzi - del totale impiegato nell'ambito del riscaldamento all'interno degli immobili. E non mancano i casi di amministrazioni che hanno già innalzato gli acconti spese per il riscaldamento. Ma di quanto potrà gonfiarsi la bolletta in concreto?
Secondo Marc Muller, ingegnere e specialista della transizione energetica in campo immobiliare, i costi sostenuti dalle economie domestiche potrebbero raddoppiare.
«Per alcune famiglie il rincaro sarà nell'ordine dei 3000 o 4000 franchi in più, per il prossimo anno», spiega ad ArcInfo l'esperto, che consiglia inoltre agli inquilini di «fare pressione già adesso per sapere se gli impianti di riscaldamento sono stati regolati a dovere o se è necessario operare una pulizia, al fine di evitare qualsiasi perdita».
La scorsa primavera, l'Associazione Svizzera Inquilini aveva interpellato il Consiglio federale chiedendo misure d'accompagnamento e stanziamenti ad hoc a favore degli inquilini a basso reddito, dato che quest'ultimi sono particolarmente a rischio nel caso di un forte aumento dei costi per l'approvvigionamento energetico.