Dopo il tragico incidente sulla Axenstrasse, si è riaccesa la questione relativa alla pericolosità di quel tratto stradale.
Per il Consigliere nazionale Bruno Storni, ma non solo, è scioccante l'assenza di un guardrail
BRUNNEN - «Non mettere una barriera di protezione qui è un grave errore in termini di sicurezza».
Quanto accaduto domenica - quando un veicolo ha sfondato la ringhiera sull'Axenstrasse all'altezza di Wolfsprung, finendo nel Lago dei Quattro Cantoni - ha riacceso il dibattito sulla sicurezza di una strada tanto paesaggisticamente sensazionale quanto...pericolosa.
Almeno, è quanto sostengono diversi politici svizzeri, a partire dal Consigliere nazionale ticinese (e membro della Commissione trasporti) Bruno Storni (PS), che trova scioccante l'assenza di un guardrail: «La ringhiera che c'è serve ai pedoni per non cadere nel vuoto, ma non potrà mai resistere a un automobile».
Un progetto che si è arenato
È dello stesso avviso anche il consigliere nazionale svittese Pirmin Schwander (UDC), che rabbrividisce ogni volta che percorre l'Axenstrasse, perché - racconta a 20 Minuten - : «Non si può assolutamente guardare in basso». Non sono solo il pericolo di caduta e il profondo lago sottostante a rappresentare un rischio, «ma anche la montagna e i suoi movimenti».
È dal 1970 che il Consiglio federale vuole ricostruire la strada, e che ha quindi dato alle autorità cantonali di Svitto e Uri il mandato di pianificare un progetto per aumentare la sicurezza, ma finora la situazione non si è mai sbloccata, in particolare a causa di diversi ricorsi (in primis da parte degli ambientalisti) che hanno portato a ritardi (e che sono tuttora pendenti nei tribunali). «Per anni i politici hanno banalizzato e ritardato la sicurezza sulla Axenstrasse», per Schwander.
Il progetto della "Nuova Axenstrasse" (che prevede ad esempio la costruzione di due nuove gallerie nei pressi di Sisikon e Morschach) «deve essere infine portato avanti dalle autorità e dai tribunali» afferma dal canto suo il Consigliere agli Stati urano Josef Dittli (PLR). «Trattandosi di una strada nazionale, anche il governo federale ha un dovere in questo senso», e insieme ai Cantoni di Uri e Svitto, dovrebbe elaborare un programma per accelerare la questione. «Perché a prescindere dal terribile incidente di domenica, la sicurezza e la disponibilità della strada non sono sufficientemente garantite».
«Una strada pericolosa»
Come riporta la NZZ in un articolo odierno, la strada dell'Axen tra Brunnen (Svitto) e Flüelen (Uri) è nota per essere stata al centro di incidenti stradali e disastri naturali sin dalla sua apertura nel 1865. Inoltre, fa parte dell'asse di transito transalpino ed è quindi molto utilizzata e particolarmente vulnerabile, soprattutto nei mesi estivi.
Negli ultimi decenni, il governo federale ha investito milioni di franchi svizzeri in tunnel e gallerie, migliorie stradali e sistemi di allarme. Tuttavia, queste misure di rinnovamento non hanno cambiato il fatto che questa sezione dell'A4 è parecchio obsoleta, con molti automobilisti che non si sentono al sicuro viaggiando accanto a tir da diverse tonnellate tra pareti rocciose e il lago, con solo un sottile parapetto accanto.
Uno degli esempi più noti è quello del 28 luglio 2019, quando un masso di 12 tonnellate è sceso dalla montagna e ha mancato di poco la strada. Dopo questa catastrofe sfiorata, l'Ufficio federale delle strade (Ustra) ha installato un sistema di monitoraggio nella galleria del Gumpischtal, considerata particolarmente pericolosa. Ora, quando le rocce iniziano a cadere, il sistema chiude automaticamente la strada con un semaforo.
«Misure difficili da attuare»
Secondo l'Ustra, l'area del "Wolfsprung" sull'Axenstrasse non è considerata un punto critico per gli incidenti. Tutte le norme e gli standard applicabili sono soddisfatti per una strada nazionale di questo tipo, e il rischio principale su questo tratto è rappresentato da eventi e catastrofi naturali. Negli ultimi 15 anni, comunque, Berna ha investito molto in questo settore.
Oltre a ciò, l'uso di un sistema di contenimento dei veicoli più robusto in questa tratta sarebbe possibile solo con «misure di costruzione ampie che avrebbero un impatto sul traffico a lungo termine (sarebbe necessario chiudere almeno una corsia), poiché non è data la capacità di carico della trave a sbalzo». Inoltre, misure strutturali più grandi sarebbero difficili da attuare in questo luogo dal punto di vista della protezione del paesaggio.
A lungo termine, per l'Ustra, la situazione della sicurezza «migliorerà solo con la costruzione della Nuova Axenstrasse», ma non è ancora chiaro quando ciò avverrà.