Genitori, amici e parenti inviano pacchi al campo per far felici i giovani scout
GOMS - Un accampamento gigantesco, migliaia di scout provenienti da ogni angolo della Svizzera e un’atmosfera unica: in questi giorni a Goms l’adrenalina non manca di certo. Fino al 6 agosto ragazze e ragazzi in camicia e fazzolettone portano un allegro scompiglio nel paese vallesano. Equipaggiati di occhiali da sole, crema solare e zaino, fanno escursioni, ridono, scherzano, si impegnano in giochi da tavolo o se ne stanno tranquilli in cerchio a chiacchierare.
Nel campo grande quasi quanto 170 campi da calcio regna un’atmosfera allegra e spensierata. E nel bel mezzo è stata allestita la filiale speciale della Posta, diventata subito centro di un vivace viavai. Bambini, giovani e adulti: tutti passano di qui, vogliono spedire lettere, acquistare francobolli o ritirare pacchi. I pacchi appunto e in special modo quelli alimentari: ne arrivano quasi 2000 al giorno.
Pile di scatole delle più svariate dimensioni indirizzate a «3990 Ulrichen CaFe». Sì perché il campo si è dotato anche di un apposito numero postale d'avviamento che verrà nuovamente disattivato una volta terminato il raduno (30'000 circa i partecipanti che hanno trasformato questo paesino del vallese nella «città degli scout»). Le operazioni di smistamento sono frenetiche e gli invii contengono di tutto: vestiti, materiale per bricolage ma soprattutto generi alimentari.
«A differenza di ciò che accade nei normali centri di spartizione - spiegano da La Posta - in cui i pacchi sono suddivisi per indirizzo, qui vengono spartiti per gruppi scout. E non vengono impiegati collaboratori e collaboratrici della Posta, ma i numerosi scout che si sono offerti volontariamente. Come per esempio Marco Keller, scout, ingegnere e, per due settimane, anche postino. «È bello poter sorprendere qualcuno con pacchi e lettere!», prosegue il ragazzo di Frauenfeld soprannominato «Spy» dagli altri scout.
Fatta qualche eccezione, i gruppi scout devono ritirare i pacchi direttamente in filiale. In occasioni speciali, come una sorpresa di compleanno, viene utilizzato invece un postino molto originale che si chiama «Benno Posta B». Con il suo stravagante mezzo, il suo clacson e le bolle di sapone colorate si nota e si sente da lontano. In sella al suo scooter elettrico gironzola per il campo e lo si sente gridare ai bambini «Attenzione, pacco espresso». Con i suoi modi estroversi riesce sempre a strappare un sorriso a grandi e piccini.
«Sono proprio questi sorrisi la più grande ricompensa per il mio lavoro», afferma il postino del campo. Quando non indossa i panni del postino «Benno Posta B», Kurt Bucher – questo il suo vero nome – è clown e artista circense.
Importante è anche l'impegno di AutoPostale. «Con complessivamente 50 conducenti, AutoPostale ha trasportato il giorno dell’arrivo fino a 900 giovani all’ora. E per la partenza è previsto lo stesso numero. In tutto sono circa 10’000 gli scout che hanno viaggiato in autopostale in un giorno. Finora l’azienda non ne aveva mai trasportati tanti in un giorno solo».
Con queste cifre si tratta di un vero e proprio incarico storico. E anche per le due settimane del campo sarà l’azienda a occuparsi quotidianamente del trasporto sicuro di circa 1300 giovani alle diverse attività sui valichi alpini, nella valle di Binn, a Briga e Visp. «In virtù dell’entità dell’incarico - spiegano dall'azienda postale - la pianificazione e il coordinamento con le altre aziende di trasporto sono iniziati tre anni fa, ovvero nell’agosto del 2019. Per le strettissime valli alpine, AutoPostale deve ricorrere anche al talento delle conducenti e dei conducenti più esperti».