I dati dell'Ust tagliano la testa a un vecchio tormentone pandemico
Nei mesi di picco del 2020 il virus ha superato qualsiasi altra causa di morte in Svizzera. Surclassando anche le malattie cardiache
BERNA - Ma il cancro fa più vittime, e nessuno ne parla. Argomenti da bar e, quando i bar erano chiusi, da telefonata o video-chiamata tra amici e parenti in lockdown, con ricerca su internet di dati a conferma o smentita della tesi. I dati però allora non c'erano, o erano inattuali. Ora ci sono e mettono un punto alla questione.
A fornirli è l'Ust, nel mezzo di un'estate in cui la pandemia sembra lontanissima. Per tenere il passo dell'emergenza l'Ufficio federale di statistica ha velocizzato i tempi dell'indagine annuale sulle cause di morte in Svizzera. «Alla luce della mortalità dovuta alla pandemia, stiamo al momento accelerando la procedura di codifica e pubblicazione in modo da fornire informazioni il più rapidamente possibile» precisa l'Ust sul suo sito web.
Accelerazione ha un senso relativo, in ambito statistico: i dati sono del 2020, con uno scarto di "solo" un anno e mezzo. L'indagine mette a confronto mese per mese le cause di morte e i decessi in Svizzera, dividendoli per sesso ed età dei deceduti.
Numeri alla mano, nel nostro paese i decessi per Covid come causa prevalente (lo studio distingue tra causa "prevalente" e "concomitante") sono stati 582 nel mese di marzo per primo anno pandemico. La fascia maggiormente colpita è quella tra i 65 e gli 84 anni (281 decessi), ma le prime vittime "giovani" tra i 45 e i 64 anni (31) iniziavano a preoccupare anche i più increduli. Ad aprile le vittime schizzano a 1392, di cui 748 over 85.
La fine della prima ondata è fotografata dal dato di maggio: 168 decessi totali. Ma come sappiamo era solo l'inizio. In autunno i decessi tornano a salire esponenzialmente: 603 a ottobre, 3389 a novembre (di cui 1895 ultra 85enni) fino al picco di 3672 a dicembre.
Se i numeri per loro natura non dicono tutto - le vite spezzate, le famiglie in lutto, la paura - a illuminarli un po' è il confronto con altri dati abbondantemente presenti nell'indagine dell'Ust. Nel complesso la causa principale di morte nel 2020, a livello federale, sono le malattie dell'apparato circolatorio, seguite dal cancro. Nei mesi di picco però, il Covid ha ucciso di più. Più della somma di tumori e malattie cardiache messi insieme.
Il coronavirus è stato più letale della somma di tutti i tipi di tumore nel mese di aprile (1293 decessi contro 1392 per Covid) e nei mesi di novembre (1312 contro 3389) e dicembre (1375 contro 3672). Anche i decessi dovuti a malattie cardiache si attestano su numeri ampiamente inferiori, nei tre mesi in questione (ad aprile 1283, a novembre 1447 e a dicembre 1611). Una matematica che non sottrae né aggiunge nulla alla sofferenza collettiva degli ultimi due anni. Ma alle discussioni da bar, ora che sono aperti, forse sì.