Per le leggi della Georgia (dove è nata la bimba) i genitori sono ufficialmente i due argoviesi
Le norme svizzere invece non prevedono la maternità surrogata: la donna svizzera si trova quindi costretta ad adottare la "sua" bambina
AARAU - Una bambina nata in Georgia da madre surrogata per una coppia svizzera è da anni al centro di una vicenda giudiziaria ingarbugliata, poiché (l'aspirante) madre non può essere considerata la madre legale della piccola secondo la legge svizzera, mentre lo è secondo le norme georgiane.
In questo caso, visto che la coppia è residente nel Canton Argovia, si applica il diritto svizzero. Lo ha sentenziato oggi il Tribunale federale, esplorando il caso di una coppia svizzera che aveva stipulato in Georgia un contratto di maternità sostitutiva per avere un bambino.
Come anticipato, il problema è nato a causa delle differenze legali tra Svizzera e Georgia: conformemente al diritto georgiano, gli aspiranti genitori sono stati iscritti nel certificato di nascita automaticamente come padre e madre del bambino. Secondo il diritto svizzero, invece, la madre legale è la donna che partorisce.
Per questo, ai due svizzeri è stata momentaneamente "strappata" la maternità/paternità della piccola, e tocca alla madre "sostitutiva" (dalla Georgia) dover quindi (in un primo tempo) essere iscritta nel registro dello stato civile come madre legale.
Come deve procedere, ora, la coppia?
Se la madre surrogata non è sposata è necessario solo un riconoscimento del bambino affinché l'aspirante padre e donatore di sperma sia registrato come padre legale. Tale riconoscimento non è ancora avvenuto, tuttavia, l'aspirante padre può immediatamente ottenere la paternità legale procedendo con la richiesta, e può quindi esercitare l'autorità parentale (e il bambino otterrebbe la cittadinanza svizzera).
Per quanto riguarda l'aspirante madre, deve procedere con l'adozione. Secondo la Corte europea dei diritti dell'uomo (CorteEDU), l'aspirante madre deve avere la possibilità di diventare genitore legale del bambino se questo è stato concepito con lo sperma dell'aspirante padre. L'autorità competente in materia di adozione è inoltre tenuta a dare priorità e a prendere una decisione rapida in questi casi.
Non è comunque previsto l'allontanamento del bambino dall'attuale ambiente familiare: sarebbe giustificato solo in caso di messa in pericolo.
Infine, il Tribunale ha anche ricordato al Parlamento che è suo compito la modifica del diritto in materia di filiazione. In altre parole: forse sarebbe meglio adattare le norme.