Berna annuncia possibili interruzioni di gas. Noi cittadini cosa possiamo fare?
Sì a cibi a lunga conservazione, scorte d'acqua, fornelli a gas, contanti e torce. E «ogni kilowatt che risparmiamo ora lo potremo usare in inverno», sottolinea Patrick Dümmler, esperto di energia di Avenir-Suisse.
BERNA - Meno 15% di consumo di gas. È questo l'obiettivo prefissato da Berna per il periodo ottobre 2022-marzo 2023. E il Consiglio federale non esclude di dover ordinare delle interruzioni della fornitura. Nel frattempo negli ultimi mesi è esplosa la domanda di fornelli a gas, filtri per l'acqua o generatori di corrente. Ma è davvero quello che ci servirà in caso di emergenza?
Ecco cosa dovrebbe essere incluso, secondo gli esperti, nelle nostre scorte invernali:
Cibi che possono essere conservati: «Dovremmo concentrarci su alimenti che si possono conservare in grandi quantità e per lungo tempo. Ad esempio, il cibo in scatola», afferma Philipp Nater, amministratore delegato dell'azienda specializzata in forniture di emergenza Sichersatt.ch.
L'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese (UFAE) raccomanda anche di conservare gli alimenti che possono essere consumati senza cottura. Si tratta, ad esempio, di cioccolato, fette biscottate o frutta secca. La scorta di cibo dovrebbe durare almeno una settimana. I prodotti devono essere conservati all'asciutto, al fresco e al riparo dalla luce.
Acqua: «Anche qui, più ce n'è meglio è. In caso di emergenza, l'approvvigionamento idrico potrebbe essere interrotto per giorni. Anche un filtro per l'acqua è un investimento sensato. Perché molti di noi non hanno molta strada da percorrere per raggiungere una fonte d'acqua», continua Nater. L'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico del Paese raccomanda inoltre di avere a disposizione, a casa, almeno nove litri d'acqua per persona.
Attrezzature per la preparazione delle pietanze: «Se manca la corrente, non funzionano né il microonde né il forno o il piano cottura in vetroceramica. Un fornello a gas è il migliore per preparare i cibi anche in caso d'interruzione di corrente. Altro vantaggio: mentre si cucina, si riscalda anche l'appartamento», dice Nater.
I farmaci più importanti: Per l'Ufficio federale per l'approvvigionamento economico è buona cosa avere delle scorte di farmaci che si assumono regolarmente.
Nella lista delle scorte di emergenza dell'UFAE ci sono però anche una radio a batteria, una torcia, batterie di ricambio, candele e un accendino o fiammiferi.
È inoltre raccomandato avere un importo minimo di denaro in contanti per potersi procurare lo stretto necessario per almeno una settimana.Questo, perché se dovesse saltare la corrente anche i pagamenti con carta e TWINT non saranno possibili.
C'è però anche chi si dota di generatori di corrente o di piccoli pannelli solari per paura di un'interruzione prolungata della corrente. Anche la vendita di armi è in piena espansione, anche se le ragioni, secondo l'Associazione svizzera degli armaioli e dei commercianti d'armi, non sono del tutto chiare. Ecco cosa non dovrebbe far parte delle scorte di emergenza secondo gli esperti:
Pannelli solari: «Ormai è troppo tardi per questo. Non solo i pannelli solari sono difficili da reperire al momento. Gli installatori e gli esperti del settore sono quasi sempre al completo», afferma Patrick Dümmler, esperto di energia di Avenir-Suisse.
Generatore di corrente diesel: «Anche in questo caso è necessario un grande know-how per installare il dispositivo. Non va dimenticato nemmeno il fattore costo. Oltre al generatore stesso, è necessaria una quantità corrispondente di gasolio», spiega Dümmler. «A mio avviso chi non dipende da infrastrutture critiche, come ad esempio un respiratore, non ha bisogno di un generatore diesel. Frigoriferi e congelatori possono superare anche quattro ore di assenza di corrente», aggiunge Andrea Portmann, portavoce dell'azienda energetica Eniwa. Al momento non occorre prepararsi per una crisi prolungata, sottolinea poi l'UFAE, «ma colmare una temporanea carenza di approvvigionamento».
Armi: Negli ultimi mesi anche la vendita di armi è aumentata notevolmente. E si ipotizza che la gente voglia proteggersi dai saccheggi. «È certamente un approccio sbagliato. Più armi non creano necessariamente più sicurezza», afferma Dümmler.
Per superare la crisi energetica occorrerà uno sforzo collettivo, conclude l'esperto. «Se fossimo già un po' più parsimoniosi con l'elettricità, i serbatoi potrebbero essere riempiti ulteriormente. Ogni kilowatt che risparmiamo ora lo potremo usare in inverno». Il Governo ha però dimenticato di lanciare questo appello, afferma Dümmler, che sottolinea come in futuro sarà importante che la popolazione non dia più per scontato che l'elettricità sia sempre e ovunque disponibile.